E’ di Ostia la donna che ha ispirato la Barbie Danza in Cina
Prodotta per le bimbe cinesi una Barbie con le sembianze di Alessandra Grasso, popolare insegnante di danza classica. Quando il X Municipio le negò il Premio Donna dell’anno
Ostia – E’ in una bambolina modello Barbie la storia di un’eccellenza italiana in fuga da una città che ha ben poco da offrire. Alessandra Grasso l’anno scorso non ha meritato di ricevere il Premio Donna dell’anno del X Municipio ma, appena un anno dopo, è la più popolare insegnante di danza classica in Cina. Al punto che un’azienda ha messo in produzione migliaia di bamboline con il suo volto destinate alle bambine innamorate del balletto.
Lei si chiama Alessandra Grasso, ostiense doc laureatasi all’Accademia Nazionale di Danza di Roma ha insegnato a Kiev, a Montecarlo, a Vienna, al Cairo ha provato a far crescere allievi nella sua Ostia ma ha dovuto lasciare per spostarsi in Cina, dopo 28 anni di residenza e di una scuola vissuta sul litorale tra mille difficoltà. Qui, in Asia, da apprezzata insegnante del metodo Vaganova, non solo ha trovato le porte aperte ma ha raggiunto una popolarità incredibile. Tanto che nei giorni scorsi l’azienda Dancer – International Dance Center, ha prodotto una bambolina con le sue fattezze che tiene in mano un paio di scarpette da ballerina. Il primo esemplare della bambolina è stato consegnato al Museo della Danza di Zibò. Alessandra per i cinesi è una Barbie che apre alle bambine i segreti della danza classica.
Peraltro, proprio a Zibò la raggiungerà nei prossimi giorni uno dei due figli danzatori internazionali, Leonardo: all’età di 26 anni ha ricevuto l’incarico di direttore di compagnia. E’ il più giovane direttore di compagnia a livello mondiale.
C’è da sorridere con amarezza nel pensare che l’8 marzo 2018 il X Municipio si è rifiutato di consegnare ad Alessandra Grasso il Premio Donna dell’Anno. Pur avendo ricevuto vasti consensi dalla giuria popolare e dalla Commissione delle Elette municipale, il premio non è stato consegnato semplicemente perchè l’insegnante non era a Roma per ragioni di lavoro e non è stato permesso che a ritirarlo fosse il marito, Roberto De Fazio.