Ostia, le insidie del lungomare per camminatori e ciclisti
All’inizio della stagione balneare problemi irrisolti, anzi acuiti, in fatto di insidie del lungomare per gli amanti delle passeggiate e delle pedalate
Ostia – Certe buche stanno lì da oltre due anni. Altre insidie del lungomare hanno solo qualche giorno di vita. Tutte, però, costituiscono pericoli e limitazioni per gli amanti delle passeggiate e delle pedalate sul lungomare. Oltre che essere brutture che basterebbe poco per rimuovere.
Vecchia storia quella della scarsa manutenzione del lungomare di Ostia. Tutti i partiti più o meno fanno speculazione politica sul cosiddetto “lungomuro” ma nessuno sembra preoccuparsi delle condizioni in cui versa la passeggiata al di qua della spiaggia e degli stabilimenti balneari.
Inizia oggi, 1° maggio, la stagione balneare 2019 e l’aspetto in cui si presenta la passeggiata è ancora una volta non all’altezza delle aspettative turistiche. La tanto decantata riqualificazione della panoramica di ponente, quella di lungomare Duca degli Abruzzi, nonostante il trionfante annuncio della sindaca Virginia Raggi di ottobre 2016, procede a rilento tra le polemiche sollevate anche dalla stessa amministrazione locale.
Ed è proprio in quella passeggiata che oggi è stata denunciata una nuova insidia. In uno degli accessi alla spiaggia la lamiera a cornice delle lampade interrate (mai funzionanti sin dalla loro posa nel lontano 2005) è pericolosamente sollevata. Come una tagliola, rischia di ferire i pedoni. A denunciarlo è stato un podista non nuovo a disavventure sul lungomare: “Il 5 febbraio scorso, causa una buca all’altezza della Lega Navale, sono finito all’ospedale Grassi” racconta.
E a proposito di voragini, quella sulla pista ciclabile di lungomare Paolo Toscanelli, antistante lo stabilimento “Arcobaleno beach” ha superato i due anni d’età. Nessuno si preoccupa di ripararla. Il massimo dello sforzo è stato quello di un volenteroso che dapprima l’ha cerchiata con dello spray fosforescente e poi dell’Ufficio Tecnico che si è limitato a recintarla. Tutto qui.
Stessa sorte sul marciapiedi di lungomare Caio Duilio proprio davanti allo stabilimento balneare “Il Delfino“. In questo caso, però, l’organo competenti è noto: si tratta dell’Acea. Poco più di un anno fa, infatti, un’auto ha abbattuto il lampione che si trovava dove adesso c’è una buca. L’azienda municipalizzata per l’energia non solo non ha sostituito il lampione ma non si è neanche preoccupata di riparare l’asfalto, nonostante i due esposti presentati dal concessionario dello stabilimento balneare. Il risultato è che con la pioggia le acque meteoriche scivolano nel foro e la sensazione è che sotto la sottiletta d’asfalto si sia formata una grotta. Con il rischio di crollo da un momento all’altro.