Ardea, il parcheggio di Via Bergamo ancora invaso dai rifiuti
Uno scempio ecologico dei soliti incivili che non rispettano l’ambiente e il territorio
Ardea – Ennesimo scempio al parcheggio di via Bergamo. Le guardie ambientali dell’associazione G.N.A., questa mattina durante il normale giro di perlustrazione alla ricerca di discariche abusive e di tanti incivili che gettano rifiuti in ogni dove, hanno dovuto registrare l’ennesima sorpresa quale dono dei soliti incivili che usano il parcheggio di via Bergamo quale discarica abusiva cielo aperto.
I volontari entrati nel parcheggio, altro non hanno potuto fare che fotografare lo scempio ecologico, avvertire la squadra Ambiente del Cap. Aldo Secci della polizia municipale e redigere un verbale di sopralluogo. Stando a quanto riferiscono le guardie ambientali, questa notte ignoti, stando al volume dei rifiuti scaricati ritengono che presumibilmente, i rifiuti sono stati portati nel parcheggio da più camion di grossa portata, quindi tali rifiuti potrebbero provenire, come sospettato, da altre zone anche al di fuori del comune di Ardea.
A tale scopo, le indagini sono affidate alla municipale anche perché tra i rifiuti sarebbero stati rinvenuti diversi fogli di carta e documenti vari dai quali si potrebbe risalire ai proprietari della spazzatura che a loro volta affidato al trasportatore che lo ha trasportato in zona. Va fatto notare che il parcheggio di via Bergamo, fino a qualche anno fa, aveva gli ingressi chiusi da sbarre con lucchetti che venivano alzate la mattina dagli operai dell’Igiene Urbana, concessionaria comunale per la raccolta del porta a porta e richiuse quando gli operatori uscivano con i camion dopo che, durante la giornata, si era svolta la raccolta come “Giornata ecologica” per la consegna sul posto da parte dei residenti, di falciature ed ingombranti, nei giorni prestabiliti anche della raccolta di elettrodomestici e oggetti elettrici.
A seguito di un esposto dell’allora consigliere Luca Fanco, che sosteneva che il parcheggio doveva restare sempre aperto, proprio perché l’area era destinata a parcheggio per auto e non centro giornaliero di raccolta, il sindaco ordinò di togliere le sbarre lasciando invariati tutti i centri di raccolta della giornata ecologica, oltre ad instituirne, una nella sola giornata di giovedì a Largo Messina su via Pratica di Mare. Con i cancelli aperti dell’ampio spiazzo del parcheggio di via Bergamo, incontrollato di notte e con telecamere che non vengono visionate è facile per chiunque scaricare ogni genere di rifiuti. Va detto, inoltre, che la nota ditta di impianti elettrici “Amati” installò una telecamera su un palo del parcheggio che, non essendo collegata a terra, per vedere il filmato si deve essere portati con un cestello in alto per poter estrarre la “memory stick” e con il materiale video, recarsi presso il comando della municipale per scaricare il nastro e le foto e ritornare sempre con l’uso del cestello a riposizionare la stessa “memory stick”.
Un’operazione questa che non poteva essere svolta tutti i giorni per mancanza della disponibilità del cestello elevatore.
Come riportano alcuni cittadini, stanchi di questa situazione, l’attuale sindaco, quando era in campagna elettorale due anni fa, aveva promesso che una volta al potere avrebbe imposto alla società concessionaria per la pubblica illuminazione, quale l’Hera Luce, l’immediata installazione in tutto il territorio rutulo delle telecamere, come da contratto. Ad oggi, ribadiscono i residenti adiacenti al parcheggio di Via Bergamo, nulla di ciò è stato fatto.
Ora il problema è che, i rifiuti abbandonati in terra nel luogo già su indicato, devono essere classificati come discariche abusive la cui bonifica comporterà elevati costi che l’amministrazione comunale non può permettersi di spendere, essendo questo un lavoro extra contratto.
Se ciò non bastasse, va anche detto che ormai la concessionaria de “L’Igiene Urbana srl”, deve fare la caratterizzazione del rifiuto e le analisi e il tutto ha un costo, dopo le autorizzazioni si può caricare e trasferirlo al sito indicato per la lavorazione. Alcuni cittadini incuriositi della discarica, fermatisi all’ingresso del parcheggio, hanno commentato: “come è possibile che questo problema di una discarica abusiva continua, non si riesce a risolvere? Dove sono le istituzioni atte a sorvegliare e regolarizzare tale scempio ecologico?”
Ad Ardea, siamo costretti spesso a documentare, purtroppo, molti luoghi utilizzati quali discariche a cielo aperto e, come nel caso di Via Bergamo e anche sulle dune del lungomare di Tor San Lorenzo, a pochi metri dal mare, dove presto, si spera, dovrebbero arrivare i villeggianti per la stagione estiva, le discariche abusive, abbondano.
Senza parlare del grande problema di degrado ambientale che vige nell’area del tristemente noto “Serpentone” e che rappresenta un vero e proprio pericolo igienico sanitario per molte persone che vi risiedono e che hanno con loro dei bambini.Cave, spazi, canaloni o fossi dei 706 ettari trasferiti dal demanio al comunale, nel tratto di via Pavia (costruenda isola ecologica bloccata) nella zona dei Casali di Tor San Lorenzo, in Via Monti del Lupo, sono l’ulteriore dimostrazione di come Ardea sia “ferita a sangue” nel suo bene più prezioso, l’ambiente.
E cosa dire delle proteste degli abitanti della zona dei 706 ettari che lamentano il continuo fumo dei fuochi tossici? Reclami che restano inascoltati, come ci fanno sapere gli stessi residenti!!! A nulla sono valse le denunce dell’associazione “Liberiamo Ardea” inviate ai carabinieri ed ai Carabinieri N.O.E. e più volte riportate su i tanti quotidiani nazionali e reti televisive. E’ evidente che la maggior parte degli abusi su elencati, vengono effettuati da persone incivili, nel corso della notte dove, il controllo del territorio diventa ancora più scarso da parte delle forze dell’ordine e della squadre ambientali.
(Il Faro online)