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Acqualatina: “Crisi idrica scongiurata”, ma nel sud pontino la tensione resta alta

21 maggio 2019 | 14:01
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Acqualatina: “Crisi idrica scongiurata”, ma nel sud pontino la tensione resta alta

Durante la riunione di aggiornamento del tavolo permanente di monitoraggio della risorsa idrica, Acqualatina ha fatto il punto sugli interventi.

Formia, Gaeta, Minturno, Ponza e Ventotene – Ieri mattina, presso la Prefettura di Latina, si è tenuta la riunione di aggiornamento del tavolo permanente di monitoraggio della risorsa idrica, avviato due anni fa. L’obiettivo? Scongiurare la crisi idrica che, a partire dal giugno del 2017, per circa 6 mesi aveva sconvolto la vita degli abitanti del sud pontino.

E proprio in virtù di quest’obiettivo, non solo sono stati svolti molti interventi finalizzati al recupero delle dispersioni idriche – che, nel 2017, erano circa il 70% – ma sono arrivate, durante la riunione, le rassicurazioni dell’amministratore delegato di Acqualatina, che ha affermato: “In base dei dati pluviometrici e grazie alle portate recuperate con i lavori già realizzati, le risorse idriche appaiono sufficienti.”

Una nuova crisi idrica è stata, quindi, scongiurata? Forse, ma nel sud pontino la tensione resta alta. Nello specifico, nell’intervento presieduto dal Prefetto di Latina Maria Rosa Trio e a cui hanno preso parte la Regione Lazio, la Regione Campania, i comuni dell’Ato4 del sud pontino e dell’aria dei Lepini, i rappresentanti di Acqualatina, il Consorzio di Bonifica e l’Autorità di Bacino del Fiume Tevere, è stato fatto il punto sull’interconnessione Minturno- Cellole che, ad oggi, risulta fondamentale per rendere più elastica la disponibilità della risorsa, evitando di sfruttare ulteriormente le falde.

Per questo, proprio durante l’incontro è stato annunciato la ripresa dei lavori sul lato campano – su quello laziale sono già terminati -, che erano stati interrotti a seguito per un mese a causa di ritrovamenti archeologici.

Non solo. Per sopperire alla mancanza di un collegamento interregionale, i tecnici di Acqualatina hanno effettuato un prelievo nelle falde profonde di Capodacqua, che verrà attivato nell’eventualità di una nuova emergenza. Anche se, data la soluzione pioneristica, bisognerà attendere i risultati del collaudo e di tutte le verifiche del caso, prima di poterla inserire nelle proposte efficaci che diventeranno realtà in caso di crisi idrica.

E ancora: si è discusso del campo pozzi che Acqualatina sta realizzando all’altezza dei 25 Ponti. A tal proposito, il gestore ha reso noto che si stanno effettuando nuove analisi sulle intrusioni del cuneo salino, poiché i primi studi necessitano di ulteriori approfondimenti.

Per questo, ha poi evidenziato Acqualatina, al momento è stata sospesa la realizzazione degli altri 2 pozzi, in attesa dell’esito finale dell’indagine.

I lavori effettuati – hanno concluso i rappresentanti del Gestore -, al momento, rappresentano il 40% delle risorse destinate a queste attività, consentendo, così il recupero di 130 litri al secondo.”

(Il Faro on line)