Papa Francesco: “La Chiesa si liberi dai legami mondani, appesantiscono la fede”
Il Pontefice durante la preghiera mariana del Regina Coeli: “La Chiesa non può rimanere statica, restiamo docili allo Spirito Santo”
Città del Vaticano – “La Chiesa non può rimanere statica“, deve “liberarsi dai legami mondani rappresentati dalle nostre vedute, dalle nostre strategie, dai nostri obiettivi, che spesso appesantiscono il cammino di fede, e porci in docile ascolto della Parola del Signore. Così è lo Spirito di Dio a guidarci e a guidare la Chiesa, affinché di essa risplenda l’autentico volto, bello e luminoso, voluto da Cristo”.
E’ il monito che Papa Francesco lancia ai credenti durante la preghiera del Regina Coeli. Affacciandosi su una piazza San Pietro gremita di pellegrini, sotto un cielo plumbeo, il Pontefice commenta il brano evangelico di questa domenica, la VI del Tempo Pasquale, nel quale Gesù parla dell’opera dello Spirito Santo e fa una promessa: “Il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto” (cfr Gv 14,23-29).
Nella lingua originale greca, spiega il Pontefice, il termine “Paraclito” “sta a significare colui che si pone accanto, per sostenere e consolare. Gesù ritorna al Padre, ma continua ad istruire e animare i suoi discepoli mediante l’azione dello Spirito Santo”.
Ma in cosa consiste la missione dello Spirito Santo? La risposta, sottolinea il Santo Padre, la dà Gesù stesso: “Egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”. Infatti, Cristo, “ha già trasmesso agli Apostoli tutto ciò che il Padre voleva dire all’umanità con l’incarnazione del Figlio”. Dunque, “il compito dello Spirito Santo è quello di far ricordare, cioè far comprendere in pienezza e indurre ad attuare concretamente gli insegnamenti di Gesù“.
Questa è anche “la missione della Chiesa, che la realizza attraverso un preciso stile di vita, caratterizzato da alcune esigenze: la fede nel Signore e l’osservanza della sua Parola; la docilità all’azione dello Spirito, che rende continuamente vivo e presente il Signore Risorto; l’accoglienza della sua pace e la testimonianza resa ad essa con un atteggiamento di apertura e di incontro con l’altro“.
La Chiesa non può rimanere statica, ma, con la partecipazione attiva di ciascun battezzato, è chiamata ad agire come una comunità in cammino, animata e sorretta dalla luce e dalla forza dello Spirito Santo che fa nuove tutte le cose.
Questa domenica, conclude il Papa, “il Signore ci invita ad aprire il cuore al dono dello Spirito Santo, affinché ci guidi nei sentieri della storia. Egli, giorno per giorno, ci educa alla logica del Vangelo, la logica dell’amore accogliente, ‘insegnandoci ogni cosa’ e ‘ricordandoci tutto ciò che il Signore ci ha detto'”.
Infine, dopo la benedizione, il tradizionale saluto: “A tutti auguro una buona domenica. Per favore, non dimenticate di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!”.
(Il Faro online)