Roma, emozioni e lacrime all’Olimpico: “Siamo tutti DDR”
Davanti a oltre sessantamila tifosi la Roma batte il Parma per 2-1, poi il momento dell’addio di Daniele De Rossi
Roma – Stadio Olimpico, ultima di campionato: si gioca Roma-Parma. Ancora emozioni, ancora lacrime. Ma questa volta non di gioia. Dopo diciotto anni, Daniele De Rossi, il Capitano, entra in campo per l’ultima volta con la maglia giallorossa. Una bandiera ammainata con disonore, quasi strappata, tra gli applausi degli oltre sessantamila tifosi che nonostante il maltempo si stringono in un lungo applauso per ringraziare chi, in campo e fuori, ha sempre onorato e dato tutto per per quella maglia, mettendoci passione, amore e, fin troppo spesso, anche la faccia.
Anche Roma piange: la pioggia, quasi incessante, fa da sfondo all’intera serata. La Curva Sud brilla costellata da migliaia di bandierine giallorosse. Al centro un immenso striscione: “Ci hai rappresentato in campo per 18 anni…da oggi la tua curva rappresenterà te per sempre. Siamo tutti DDR“.
Tanti gli striscioni che durante i novanta minuti di gioco si alternano sugli spalti, e sono tutti per il Capitano. “Per 18 anni ci hai onorato… DDR vanto mai tramontato“; “Una bandiera è per sempre, DDR nostro vanto”. E ancora: “Nei giorni belli e in quelli tristi sei stata la bandiera dei veri romanisti!”; in Tribuna Tevere appare poi la gigantografia di De Rossi con sopra la scritta “Ultras dentro e fuori dal campo“.
? Dall’uscita dal tunnel al saluto alla Sud ❤️
I migliori momenti del giro di campo di Daniele De Rossi
#DDR16#ASRomapic.twitter.com/FexNaVShbX
— AS Roma (@OfficialASRoma) 26 maggio 2019
Poi l’omaggio della Sud all’allenatore giallorosso: “Mr Ranieri, nel momento del bisogno hai risposto presente. Adesso ricevi l’omaggio della tua gente“. Ranieri si commuove, inizia a piangere anche lui. Sugli spalti, oltre alla famiglia, anche ex compagni in azzurro come Buffon e Materazzi, e il ct dell’Italia, Mancini.
Al fischio finale, dopo un match rocambolesco terminato 2-1 per i padroni di casa, l’Olimpico, sold out, si alza in piedi. Sui maxi-schermi passano le immagini con i dieci gol più significativi del Capitano sulle note di “Grazie Roma”, un inno cantato da tutto lo stadio con la voce rotta dall’emozione.
E’ il momento dell’addio, quel momento che lui voleva non arrivasse mai. Con la moglie Sarah e i figli, accompagnato dai compagni di squadra, in lacrime saluta i tifosi, o meglio, i suoi “fratelli”, perché per De Rossi, la Roma è la sua famiglia. Alla Curva Sud dedica la dichiarazione d’amore più bella: si inginocchia e la bacia. Applausi, lacrime.
“Riconsegno questa fascia, con rispetto, ad Alessandro”#DDR16 ©️ @Florenzipic.twitter.com/Cj7KPvJxdf
— AS Roma (@OfficialASRoma) 26 maggio 2019
Lacrime che tradiscono anche la rabbia del mondo giallorosso, perché questo addio è stato deciso da una società americana poco amata nella Capitale (e durante il match aspramente contestata e insultata). De Rossi si toglie, per l’ultima volta, la fascia da capitano, consegnandola a Florenzi. Perché la Roma continua, anche senza bandiere, anche senza Daniele De Rossi. Grazie Capitano.
(Il Faro online)