Inseguimento a Parco Leonardo, rom in fuga dalla Polizia
Zingari sorpresi a rubare nelle auto in sosta ai parcheggi si danno alla fuga nei campi
Fiumicino – Attimi di paura questa mattina nel quartiere di Parco Leonardo, che ha fatto da sfondo a un inseguimento della Polizia lungo via delle Arti. Secondo il racconto dei testimoni, l’auto inseguita dalla volante fuggiva dal centro commerciale, e avrebbe imboccato la strada per Fiumicino.
La dinamica
L’inseguimento di questa mattina ricorda quello avvenuto pochi mesi fa sempre a Parco Leonardo (leggi qui). Come allora, due zingari sono stati sorpresi dagli agenti della Polizia a rubare dalle macchine ferme ai parcheggi.
I due, che molto probabilmente vivono nei campi rom della periferia romana, sono saliti a bordo di un’auto e hanno percorso via delle Arti, inseguiti dalla volante della Polizia. Nessuno speronamento questa volta, ma – come accadde poco tempo fa -, i malviventi hanno abbandonato l’auto a bordo strada proseguendo la loro fuga a piedi nei campi.
Quello dei furti nei parcheggi di Parco Leonardo è una piaga quotidiana, ed è proprio per questo che l’attenzione e la presenza delle forze dell’ordine in questo quartiere è molto alta e attiva.
Canto: “Così non si può andare avanti”
“Una comunità oltre che di essere unità ha bisogno di sicurezza. Non possiamo vivere nel far west“. Così il presidente del Comitato di Quartiere Parco Leonardo, Antonio Canto, commenta l’inseguimento di questa mattina, che aggiunge: “Ci sono stati rallentamenti burocratici nell’insediamento della Polizia Municipale, così come ci sono stati rallentamenti nell’istallazione delle telecamere a causa di problemi di segnali. Ma adesso basta, così non si può andare avanti”.
“Polizia Municipale e telecamere sulle principali vie del quartiere è il minimo che si possa assicurare per garantire la sicurezza a questo quartiere”, prosegue Canto, che rivela: “Nei giorni scorsi abbiamo proposto alla proprietà di Parco Leonardo l’istituzione di un fondo per acquisire una vigilanza privata. Non c’è bisogno di ronde o di inventarsi altro: abbiamo bisogno di forze dell’ordine e di telecamere. Ma soprattutto di una vigilanza privata affinché questo quartiere che sembra terra di nessuno torni un posto sicuro per tutti, famiglie e bambini”.
(Il Faro online)