Svastiche sui muri, Fiumicino “a lutto” per le opere d’arte strappate
I muri della città ancora protagonisti delle affissioni
Fiumicino – A Fiumicino è morta l’arte. O almeno è quello che credono gli attacchini abusivi che in questi giorni stanno tappezzando i muri della città con foto di quadri celebri e sonetti di grandi poeti. L’obiettivo originale era quello di “abbellire” quelle vie imbrattate da scritte e simboli nazisti con la massima espressione della cultura e del genio umano: l’arte, per l’appunto.
“Guerra” sui muri
Un’idea che si sta trasformando, lentamente, in un botta e risposta giornaliero dove a farne le spese è il decoro urbano della città. Prima i sonetti apparsi di notte sopra le svastiche, poi le svastiche sopra i sonetti dipinte la notte successiva. E ancora: manifesti con sopra le opere d’arte, apparsi sempre di notte, brutalmente strappati la notte successiva. Un gruppo di cittadini, nelle scorse ore, si è incontrato per ripulire le pareti dagli strappi.
Oggi, sempre sui muri, altri fogli. Ma questa volta non troneggia l’arte, bensì un annuncio di morte. O meglio quattro manifesti funebri, uno per ogni quadro affisso sui muri e poi strappato. “La bellezza salverà il mondo“, diceva Dostoevskij. Ma di questo passo le strade di Fiumicino tutto sembreranno tranne che “belle”.
Intollerabili i simboli nazisti
Imbrattare i muri con simboli nazisti che rimandano a una delle più grandi tragedie del secolo scorso non è sintomo di civiltà, come non lo è ricoprirle con manifesti abusivi che, col passare del tempo, altro non diventano che carte volanti seccate dal sole.
Lance idro-pulitrici per risolvere
Forse è il caso che Comune intervenga con gli strumenti idonei (lance idro-pulitrici e quant’altro), ripulendo i muri della città da tutte le scritte che imbrattano i muri, mettendo così fine, una volta per tutte, alla guerra alle svastiche.
(Il Faro online)