Fiumicino, Baldissoni e Montino a colloquio: sul tavolo lo Stadio della Roma?
Incontro di mezzora in Comune tra il sindaco e il vice di Pallotta
Fiumicino – Mezzora di colloquio. Tanto è durato l’incontro avvenuto oggi, 13 giugno, dalle 14.30 alle 15, presso gli uffici del Comune di Fiumicino – come risulta in esclusiva alla redazione de ilfaroonline.it – tra il sindaco della città costiera, Esterino Montino, e il vicepresidente della As Roma, Mauro Baldissoni. Al centro del colloquio, probabilmente, la questione dello stadio.
Da mesi, infatti, come già riportato da Il Faro online (leggi qui), il Comune ha proposto alla società giallorossa di realizzare l’impianto sportivo di proprietà a Fiumicino, più precisamente a Parco Leonardo, in una zona che, al contrario di Tor di Valle, non è soggetta a vincoli e che dispone delle cubature adeguate alla realizzazione del progetto che, comunque, andrebbe rivisto.
“Deve essere chiaro che la nostra non è una concorrenza al Comune di Roma è soltanto il voler sbloccare una situazione incagliata e che se dovesse rimanere ancora così su Roma, la Società e i tifosi devono sapere che ci può essere un’altra alternativa. Naturalmente speriamo che tutto si chiuda per il meglio come avevano iniziato, ma qualora non si chiudesse siamo a disposizione”, aveva detto Montino a fine maggio, annunciando di aver incontrato alcuni emissari di Pallotta (leggi qui).
Sulla questione Stadio della Roma a Fiumicino, nei giorni scorsi, era intervenuto anche il Codacons (leggi qui): l’associazione dei consumatori, infatti, sostiene l’idea di realizzare l’impianto sportivo a Fiumicino: “L’area oggetto della proposta del Sindaco Montino, al contrario, sembra un perimetro congeniale ove far sorgere il nuovo stadio, peraltro ben collegata, e l’edificazione dello stesso non richiederebbe neanche una variante al Piano regolatore come invece necessario per Tor di Valle”.
Stadio della Roma a Fiumicino, pronti 7 milioni di metri cubi
Nei 350 ettari liberi a disposizione insistono diversi proprietari. “Ma nessuno – charì il sindaco Montino – riconducibile a Caltagirone, né ad Erasmo Cinque né ad altri costruttori romani né alle proprietà degli Sforza Cesarini”.
L’area in questione, il cosiddetto Quadrante Ovest, si trova alle spalle del centro commerciale Da Vinci. La zona più grande è il “Comparto 65″, di 76 ettari non residenziali, che può sviluppare da Piano regolatore 971.782 metri cubi. Accanto c’è il comparto 66, di 50 ettari; lì sono sviluppabili 360.000 metri cubi. Poi ancora il comparto 70, di 25 ettari, che sviluppa 16.070 metri cubi.
Non solo: c’è anche la cosiddetta area artigianale e la piattaforma logistica, dove peraltro è già previsto il terminal ferroviario che potrebbe collegare lo Stadio con il cuore di Roma. In tutto, quindi, a Fiumicino, ci sarebbero a disposizione oltre 7 milioni di metri cubi, una cifra infinitamente superiore a quella necessaria per lo stadio e le opere connesse previsti per Tor di Valle.
Certamente, anche nel Comune di Fiumicino esistono dei vincoli, ma sono meno invasivi del famoso R4 (rischio morte) che c’è a Roma. Quel vincolo R4 infatti, nel Quadrante Ovest, è quasi inesistente, mentre ci sono sacche di vincoli meno drammatici (R2 e R3) comunque affrontabili in maniera relativamente facile.
Tuttavia, ad oggi, esistono almeno 150 ettari senza alcun vincolo di nessun tipo, esattamente quelli che servirebbero alla Roma per realizzare il tanto agognato Stadio. E realizzarlo a Fiumicino porterebbe solo vantaggi. Non solo per la vicinanza con il centro di allenamento dei giallorossi, sito a Trigoria, ma anche per la presenza di infrastrutture e servizi che collegano la Capitale col litorale.
Ferrovie, autostrade e l’aeroporto faciliterebbero l’arrivo dei tifosi all’impianto sportivo. In questo modo alla città di Roma non necessiterebbe più della così detta “cura del ferro” proposta dal Politecnico di Torino (leggi qui). Ovviamente il progetto andrebbe rivisto. Ma con le cubature a disposizione e vincoli praticamente inesistenti, ad oggi, costruire lo Stadio della Roma a Fiumicino potrebbe essere l’alternativa migliore.
(Il Faro online)