Ostia, M5S in strada contro la politica sanitaria di Zingaretti. Lite con le associazioni
Pochi manifestanti alla protesta del M5S contro la politica sanitaria della Regione Lazio. Diffida dei grillini alle associazioni che volevano volantinare
Ostia – Finisce in lite e con una drappello di non più di 120 persone il sit-in contro la politica sanitaria della Regione Lazio davanti all’ospedale Grassi. Il responsabile di una delle associazioni che intendevano manifestare accusa il M5S di aver impedito loro di volantinare. I grillini si difendono: “Ci siamo attenuti alle regole“.
Uno sparuto drappello di manifestanti (120 per il M5S, 50 per le associazioni) ha preso parte stamattina al sit-in convocato dal partito dei grillini per manifestare contro le politiche sanitarie del Pd regionale e, più specificatamente, di Nicola Zingaretti. Tra i presenti la gran parte erano personaggi impegnati nelle amministrazioni: una decina di consiglieri municipali, la presidente del X Municipio Giuliana Di Pillo con gli assessori Denicolò e Ieva, il consigliere comunale Paolo Ferrara e quello regionale Davide Barillari. Un evento che non è stato rivisto nonostante queste anticipazioniarrivate da Regione Lazio e Asl Roma 3.
LE ACCUSE DI DECIMO SOLIDALE
La protesta è stata preceduta da uno “scontro” verbale tra il capogruppo municipale del M5S Antonino Di Giovanni e il presidente di Decimo Solidale, Biagio Caputi, che rappresentava la associazioni intenzionate a fare volantinaggio per protesta contro i disservizi sanitari. Questo il racconto di quanto sarebbe successo, secondo Caputi. “Ieri sera (venerdì 14 giugno n.r.) verso le ore 23,00 ho ricevuto una telefonata da Di Giovanni, capo gruppo M5S in municipio X: ‘So che domani mattina avete organizzato un volantinaggio davanti al Grassi. Noi, autorizzati dalla Questura di Roma, faremo una dimostrazione secondo un nostro Volantino, contro Zingaretti e la gestione del Grassi. Premesso che sono un funzionario del Dipartimenti del Ministero dell Interno, vi ‘consiglio’ di non superare il numero di 5’persone nella distribuzione, altrimenti potrebbero intervenire le Forze dell’Ordine‘.
“Io ringrazio e saluto – prosegue il racconto di Caputi – Stamattina (sabato 15 giugno n.d.r.), con in auto i volantini, un cartello di 70×100 riproducente il volantino, e due striscioni con testi riferiti all’argomento, dopo esserci consultati e ricevuto il parere della Responsabile delle FF.OO. presenti, pur non andando in contrasto con la manifestazione politica del M5S, abbiamo ritenuto di soprassedere. Anche per evitare che si contrapponessero circa 15 di noi contro i circa 50 di una forza politica. Fra l’altro mettendo in confronto il nostro cartello ed i due striscioni ed i loro quadretti colorati scritti con il pennarello. Ci riserviamo di organizzare una manifestazione, degna di questo appellativo, contando su larga condivisione e partecipazione. Spetta a VOI! Intanto le “acque” si sono mosse! Il Di Giovanni ha accusato De Luca del PD per non essere presente (invitato), riferendo che lui (De Luca) protesta solo per le spiagge! Non si sa , visto che erano presenti parlamentari, consiglieri regionali, comunali e municipali, il M5S attacchera’ Zingaretti,come ha fatto oggi, anche e per coerenza, nelle altre sedi, soprattutto in Regione Lazio, potendo sfiduciarlo. Per coerenza, non per altro“.
LA REPLICA DI DI GIOVANNI
Il capogruppo del M5S al X Municipio, Antonino Di Giovanni, conferma l’accaduto ma precisa alcuni punti. “Intanto una precisazione: non sono un funzionario del dipartimento ma sono un impiegato del dipartimento – segnala Di Giovanni – Ho detto a Caputi che quando si fa un volantinaggio non bisogna superare le 5 persone siccome noi eravamo lì e comunque c’erano le forze dell’ordine gli ho detto che noi eravamo stati autorizzati per una manifestazione con 70 persone e gli ho detto dove ci posizione avevamo in modo da non dare fastidio al suo volantinaggio. Ovviamente noi abbiamo chiesto l’autorizzazione in Questura due settimane fa e quindi siamo stati autorizzati perché non era stata comunicata nessun altra manifestazione in loco evidentemente Biagio Caputi non conosce le regole e se vuole esporre striscioni e fare una manifestazione deve sapere che deve chiedere comunque l’autorizzazione alle forze dell’ordine“.
Riguardo a slogan e accuse politiche Di Giovanni aggiunge: “Per quanto riguarda l’attacco al partito democratico e legittimo quando c’è una evidente incapacità di un partito di gestire la sanità pubblica e gli esponenti locali fanno finta di non vedere pensando soltanto a fare battaglie sulle spiagge“.