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Cronaca Locale
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Spiagge libere di Ostia Ponente, la replica di “Mare Libero” al capogruppo M5S Di Giovanni

21 giugno 2019 | 16:07
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Spiagge libere di Ostia Ponente, la replica di “Mare Libero” al capogruppo M5S Di Giovanni

L’Associazione: “Siamo veramente alle comiche finali. Reprimere il dissenso di cittadini che protestano rivendicando un diritto è vergognoso e antidemocratico”

Ostia –  “La reazione del Capogruppo M5S in Municipio, Antonio di Giovanni, alla protesta organizzata dall’associazione Mare Libero per denunciare lo stato di abbandono in cui versano le spiagge libere di Ostia Ponente, è a dir poco imbarazzante e avvilente. Non si capisce per quale motivo ci sia stata questa immediata sollevazione istituzionale di scudi contro la protesta di una associazione, che per altro da anni si batte per il ripristino della legalità sul mare di Roma, quando si continua tutt’ora a chiudere gli occhi sulla gravissima condizione in cui versa il nostro litorale.

Ma lo sa Di Giovanni in che condizioni versano le spiagge libere? Lo sa che non c’è acqua corrente nei bagni chimici? Lo sa che su quegli arenili mancano i servizi minimi per garantire ai cittadini una permanenza “decente” in riva al mare? Lo sa che i cittadini non hanno la possibilità di bere un bicchiere di acqua fresca? Lo sa che dentro quei forni crematori, chiamati bagni chimici, fra l’altro non accessibili dalle persone con diversa abilità, si rischia un malore a causa della mancanza di areazione e quindi delle temperature insopportabili che dentro quelle “casse” di legno si possono misurare?” – lo afferma in un comunicato l’associazione Mare Libero.

“Non vorremmo – continua il comunicato –  che per il capogruppo del M5S il problema siano le forme di protesta e non il motivo della protesta sul quale, a nostro avviso saggiamente viste le responsabilità amministrative, preferisce tacere. Con tutti gli abusi che ci sono sul mare di Roma, nelle strutture in concessione, con l’uso spregiudicato di molti concessionari di tratti di arenile fuori concessione, con le palesi e gravissime violazioni delle Ordinanze Balneari firmate dalla Sindaca Raggi, il problema sono i cittadini che protestano per lo stato di abbandono delle spiagge libere?

E’ del tutto evidente che il cartello esposto da Mare Libero, e preso a pretesto da Di Giovanni con la sua reazione scomposta, è un cartello di democratica e ironica protesta che afferma come Mare Libero sia una associazione impegnata a ‘sanare’ le piaghe sul mare di Roma, così come l’uso di una copertura ombreggiante di pochi metri quadrati, praticamente due ombrelloni, fra l’altro quasi a ridosso del marciapiede senza quindi disturbare nessuno dei bagnanti, è una forma ordinata di protesta e non certo una ‘occupazione’. Non capirlo, significa non volerlo capire, significa non voler affrontare il vero problema relativo al mare di Roma e cioè l’assoluta agibilità dei potenti del mare nel gestire a loro piacimento le spiagge in concessione”.

Risulta infine veramente paradossale – sottolinea Mare Libero – la frase con cui lo stesso Di Giovanni chiude il comunicato: ‘Chiederemo che la Polizia Locale del Gruppo X Mare svolga maggiori controlli a garanzia del rispetto dell’ordinanza balneare’.

Caro Capogruppo, lo abbiamo fatto prima noi, lo scorso anno, quando abbiamo diffidato la Sindaca Raggi e la Presidente Di Pillo chiedendo che venisse fatta rispettare l’Ordinanza Balneare; lo abbiamo fatto prima noi, lo scorso anno, quando abbiamo denunciato la Sindaca Raggi (M5S) per i mancati controlli sul rispetto dell’Ordinanza Balneare; lo abbiamo fatto prima noi, quest’anno, quando abbiamo presentato un esposto alla Corte dei Conti relativo alla mancata pubblicazione sull’albo pretorio del Comune di Roma dell’Ordinanza Invernale; lo facciamo noi, da sempre, quando denunciamo con i nostri sit in tutte le illegalità che avvengono sul mare di Roma e su cui gli scudi istituzionali non si sollevano mai”.

Reprimere il dissenso – si legge in conclusione nel comunicato -, intimidire i cittadini che protestano rivendicando un diritto ed esprimendo una opinione, è vergognoso, indignitoso, oltre che antidemocratico. E’ vero, lo confessiamo apertamente, fra Robin Hood e lo Sceriffo di Nottingham abbiamo sempre fatto il tifo per il primo ma qui siamo sul mare di Roma e il problema non sono le proteste dei cittadini ma le mancate risposte a quelle giuste istanze da parte di chi dovrebbe amministrare la città. Non vorremmo che anche sul mare di Roma, come recitava il celebre zio di Jonny Stecchino riferendosi a Palermo, ‘il problema è il traffico’.

(Il Faro online)