Intimidazione a Sabaudia, il ministro Costa visita il Parco del Circeo
Costa: “Qui c’è lo Stato. E dove c’è lo Stato con la “s” maiuscola non c’è spazio per i criminali.”
Sabaudia – Già nelle prime ore dopo la scoperta delle 3 taniche di gasolio e delle lettera minatoria contro il comandante della stazione dei carabinieri forestali del Parco nazionale del Circeo (Leggi qui), il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, aveva mostrato solidarietà, definendo l’accaduto “un atto vile” proseguendo con un “noi non tolleriamo attacchi criminali ai parchi.”
Ieri, però, di ritorno da Napoli, il ministro Costa, generale dell’arma prima che politico, ha voluto fare tappa a Sabaudia, dove ha visitato la sede dell’Ente Parco e incontrato le forze dell’ordine che lì vi lavorano, compreso il comandante protagonista dell’intimidazione.
Ad accompagnarlo nella visita, il prefetto di Latina, Maria Rosa Trio, il colonnello Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Giuseppe Persi, guida dei carabinieri forestali della provincia pontina, il maggiore Katia Ferri, al comando del reparto Parchi dei carabinieri forestali, il questore Rosaria Amato, il direttore del Parco Paolo Cassola e il sindaco Giada Gervasi.
E proprio il maggiore Ferri ha potuto mostrare al ministro l’ingresso dell’ufficio, dove ancora si respirava l’odore acre proveniente dal gasolio trovato sparso lì intorno.
“Un atto grave – ha commentato il ministro Costa – non solo contro i carabinieri, ma contro lo Stato. Pochi giorni prima dell’evento abbiamo assegnato un bando per 85 milioni di euro destinati ai Parchi nazionali, non so se c’è un legame. Forse qualcuno non vuole che diventino un punto di riferimento per la rinascita naturalistica del territorio. Quel che è certo è che qui c’è lo Stato. E dove c’è lo Stato con la “s” maiuscola non c’è spazio per i criminali”.
(Il Faro on line)