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Omicidio Tanina, De Filippis chiede scusa: “La mia mano armata dal diavolo”

17 luglio 2019 | 06:35
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Omicidio Tanina, De Filippis chiede scusa: “La mia mano armata dal diavolo”

De Filippis è stato rinviato a giudizio con rito abbreviato. La prima udienza del processo è fissata al 28 gennaio 2020

Civitavecchia – A più di 9 mesi dalla morte di Maria Tanina Momilia, ieri si è svolta, presso il tribunale di Civitavecchia, l’udienza preliminare del processo a carico di Andrea De Filippis, il personal trainer reo confesso di aver ucciso e occultato il corpo di Tanina Momilia nell’ottobre 2018 (leggi qui).

Su di lui pendono accuse pesanti: omicidio volontario con le aggravanti dei futili motivi, occultamento di cadavere, crudeltà e sevizie. Tanina era scomparsa da casa proprio il 7 ottobre. Il corpo fu trovato in un canale di via Castagnevizza, a Fiumicino, il giorno dopo (leggi qui).

Da subito le indagini puntarono sul personal trainer della donna (leggi qui). E dopo diversi sopralluoghi effettuati dalle forze dell’ordine nella palestra frequentata da entrambi (leggi qui), De Filippis confessò di averla uccisa (leggi qui).

Ieri, in aula, davanti al marito e ai genitori di Tanina, ha reso una dichiarazione spontanea: “Chiedo scusa. Quel giorno la mia mano è stata armata dal diavolo“. De Filippis è stato rinviato a giudizio con rito abbreviato. La prima udienza del processo è stata fissata al 28 gennaio 2020.

(Il Faro online)