I 6 ristoranti di pesce da non perdere a Fiumicino
Scopriamo dove mangiare le specialità di pesce di qualità immergendosi in un’esperienza culinaria unica
di ILARIA CASTODEI
Cucina e Sapori – “Ma perché oggi non andiamo a mangiare il pesce a Fiumicino?” Domanda frequente perché la voglia di gustarsi una fragrante e gustosa frittura di pesce o un delizioso spaghetto allo scoglio è sempre alta e l’idea di fare pochi km per raggiungere il ristorante porta a realizzarla più facilmente.
Aiuta molto la recente rinascita enogastronomica di Fiumicino che ha fatto si che venissero rivalutate tante eccellenze del territorio come quella principale del pescato locale. Proponiamo dunque cinque tra i tanti e ottimi ristoranti che rendono onore al prodotto del suo mare.
I cinque ristoranti di pesce
Cinque cucine per cinque filosofie di ristorazione mai banale rispettando un ottimo equilibrio qualità/prezzo per un livello medio-alto dell’intero servizio; come dire “cibo di qualità senza spendere una fortuna”.
Doveroso spiegare che l’ordine di recensione dei ristoranti non rispetta nessun criterio di importanza se non quello temporale di esperienza vissuta; nella cinquina troviamo una completa ristorazione gourmet che spazia dal ristorante raffinato a quello più familiare.
Patron Usai non delude mai. Dividendosi tra ristorante stellato e bistrò la materia prima d’eccellenza è la stessa, cambia l’esperienza. All’interno del Nautilus, dove il Tevere si tuffa nel Tirreno liberando una sprizzante aria costiera, Usai ha realizzato una ristorazione parallela a quella de Il Tino con il suo Quarantunododici; un bistrot dall’atmosfera informale, moderno e accogliente, nato dalla volontà di proporre una vivace e gustosa cucina del territorio fruibile a tutti a 360 gradi.
Piatti che sembrano a prima vista semplici ma in realtà molto curati e con gran tecnica eseguiti, pensati nei minimi dettagli attorno alla magnifica materia prima locale.
Caratteristica peculiare infatti è un menù in continua evoluzione ricco sia di tanta tradizione che di originali idee e progetti; ogni due settimane i piatti cambiano in base ad ispirazioni e stagionalità e secondo l’abbondante offerta dell’Asta del pesce di Fiumicino, nella quale lo Chef oramai è di casa aggiudicandosi le eccellenze del pescato giornaliero.
Ospitalità e cordialità in mano alla competenza di Stefano Loreti, socio e amico dello Chef, maestro di gentilezza e simpatia. La carta dei vini è da far invidia. Quarantunododici, via Montecadria, 127 – Fiumicino
Ne ha fatti di passi avanti l’ormai noto Chef patron Marco Claroni. Conosciuto sul grande schermo per le sue prodezze culinarie davanti alla telecamera de “La prova del cuoco”, non è da meno nel suo piccolo locale affacciato sul molo di Fiumicino. In un ristorantino delizioso con un’ atmosfera confidenziale, pochi coperti ma ben disposti con annessa area esterna, Claroni propone la sua cucina nei menù ricchi di esperimenti ed accostamenti nuovi.
Il pesce locale d’eccellenza la fa da padrone con numerose portate che possono appagare in pieno il palato più esigente. La ricercatezza e il pensiero dietro ogni piatto per causare la tanto cercata esplosione di sapori. E Claroni ci riesce.
Un menù degustazione indimenticabile che solletica e delizia tutti i sensi principali dalla vista al gusto, ai profumi e le consistenze. In sala la professionalità di Gerarda Fine, sommelier e compagna dello Chef, per chiudere il cerchio e completare il puzzle di un’ottima ristorazione. Interessante la scelta enologica.
Osteria dell’Orologio, via della Torre Clementina, 144 – Fiumicino
La continua ascesa dello Chef Alessandro Capponi fa intuire come la sua cucina sia diventata arte nei pochi anni di attività del locale e come, anche se lo stesso non si trovi sul mare vale assolutamente la pena godersi il suo ingegno culinario fatto di sperimentazione e giochi di colori. L’obiettivo è divertire sempre il cliente con un’avventura fuori dal comune, un menù degustazione di pesce di alta qualità di 6 portate ricco e gustosissimo.
Il suo cavallo di battaglia è il cosiddetto “piatto del benessere”, come lo chiamano qui, cioè le “linguine ajo, ojo, peperoncino, zenzero, crudo di gamberi e spirulina”, che dona il brillante color verde al piatto. Del “benessere” perchè la spirulina, un’alga unicellulare, è ricchissima di proteine. Un ambiente, quello di Host, curatissimo ma semplice, luminoso che ispira leggerezza e cordialità.
Consigliatissimo il menù degustazione affidato all’estro dello Chef. Servizio impeccabile e a volerlo così è in sala Francesca Mangia, sommelier e moglie di Alessandro che espone anche un’inaspettata carta dei vini.
Host Restaurant, Piazza Gen. C. Alberto Dalla Chiesa (angolo Via Sandro Pertini) – Fiumicino
4) Verace
L’originalità di Chef Danilo Magurno ha consentito che Verace diventasse non solo il nome del locale ma il leit motiv della sua cucina, schietta e sincera, piena di gusto e di raffinatezza. Lo abbiamo osservato tra i fornelli di TV8 con “Cuochi d’Italia” dove ha rappresentato egregiamente il Lazio e il suo territorio.
Da Verace si può gustare una cucina contemporanea e fantasiosa e allo stesso tempo pregna della tradizione locale. Il suo “Tagliolino all’Astice” è da far paura per bontà e freschezza. Questo la dice lunga non solo sull’alta qualità delle materie prime, ma anche sulla competenza con la quale vengono utilizzate creando piatti ricercati ma di sostanza con dei profumi ineguagliabili!
Un locale elegante e molto espressivo, dove poter trascorrere momenti piacevoli alla ricerca di qualcosa di speciale. In sala, per volontà condivisa con il socio e amico Gianluca Tumbarello, solo 40-45 coperti per dare più spazio alla passione per la qualità e alla soddisfazione del cliente. Una completa ed esaustiva carta dei vini. Verace, Via Passo Buole,97/L – Fiumicino
E’ la proposta più anticonformista e veloce che si rivolge ad una vasta clientela tra giovani, famiglie e tutti gli amanti del buon pesce, anche a portar via. L’Executive Chef, Francesco Cerrato, offre una preparazione del pesce estrosa e moderna con abbinamenti particolari e salse speciali, componendo dei veri e propri piatti gourmet tra tartare, crudi, carpacci, gligliati e fritture, tutti preparati fantasia e inventiva.
Menzione particolare ai deliziosi panini: il fish burger, lobster burger, il salmon burger e la specialità, il panino con il polpo. Poi c’è lui, il Sushiman Davide Pascariello che in vetrina prepara dell’ottimo sushi brasiliano, contaminazione tra la cultura giapponese e quella brasiliana, un menù fusion che si amalgama perfettamente nei sapori: i famosi temaki, coni di alga ripieni di riso e pesce sono il piatto simbolo.
Materie prime per lo più locali, il pescato del giorno, freschissimo. Amelindo Fish è un bell’esperimento di cucina alternativa, che dona sapori tutt’altro che classici.
Si trova in una splendida location con vista mare dove si respira aria salina e serenità; l’ambiente è accogliente, fresco e pulito. Alta è la professionalità e la dedizione del personale di sala con a capo il patron Gabriele Mazzuca. Notevoli le etichette nella carta dei vini. Amelindo fish, Lungomare della salute, 111- Fiumicino.
Cinque locali dove prenotare assolutamente un tavolo differenti esperienze che offrono i tocchi magistrali dei loro straordinari Chef e un piacevolissimo servizio di sala. Esperienze uniche, davvero alla portata di tutti e che donano diverse dimensioni e concetti della stessa sostanza: il “re” pesce!
6) Borgo Salino
Ci sono storie particolari, che fondono le tradizioni con l’innovazione, la forza dei giovani con l’esperienza, la voglia di sperimentare con la classicità. E Fiumicino è stata la culla di una di queste: Borgo Salino, nuovo ristorante di pesce a Fiumicino, intimo e accogliente, all’interno di uno dei palazzi storici della città, Palazzo Noccioli.
L’idea del ristorante Borgo Salino nasce dalla “follia” creativa di Giorgio Borrelli e Agostino Valente, il primo con una profonda esperienza di gestione e marketing, l’altro chef rinomato, già “executive” al prestigioso Hotel Tiber, a Fiumicino.
“Al ristorante Borgo Salino presentiamo una cucina che affondi nelle tradizioni rispetto alle materie prime – spiegano – ma innovativa nella proposizione dei piatti. Una cucina che sposi i sapori con la sostenibilità, sia ambientale sia economica. Per questo la scelta di non esagerare con i posti nel locale (circa 40 in tutto) e, contemporaneamente, non esagerare neanche con i prezzi. L’esperienza a Borgo Salino deve lasciare il cliente contento, di come ha mangiato e di quanto ha speso.
La location è invidiabile. Il ristorante Borgo Salino si trova proprio all’imbocco di Fiumicino, appena finita la via Portuense, all’ingresso di via Torre Clementina. La location, curata e minimalista, è situata all’interno dello storico palazzo Noccioli,
Ma il ristorante Borgo Salino è soprattutto buon cibo. “Protagonista del nostro menu – spiega lo chef – è il pescato locale, con abbinamenti freschi e innovativi di frutta e verdura di stagione provenienti da aziende agricole locali. Per completare l’esperienza gastronomica offriamo una selezione di pani e dessert preparati quotidianamente e una lista di vini accuratamente selezionata”. Crudi serviti con frutta e verdura di stagione accompagnati da olio Evo Quattrociocchi e sali aromatizzati. Da sottolineare che il pesce crudo subisce un processo di abbattimento della temperatura al fine di garantire l’assoluta integrità alimentare.
Gli “stellati”
Abbiamo volontariamente tenuto fuori i due famosissimi stellati di Fiumicino, Il Tino di Lele UsaiePascucci al Porticciolodi Gianfranco Pascucci, consapevoli che i due ristoranti siano già da tempo confermati tra i migliori ristoranti di pesce “italiani” e per dare spazio ad altre realtà che meritano comunque visibilità e considerazione.
(Il Faro online)