Ladispoli sul podio mondiale, Giorgio Minisini doppio argento nel sincro
L’atleta delle Fiamme Oro e originario della cittadina laziale riporta a casa due medaglie del secondo posto. Una carriera in ascesa. 10 medaglie internazionali in bacheca. Tra cui 4 secondi posti in Europa
Il Faro on line – Giorgio Minisini è stato il primo sincronetto italiano a scendere in acqua in coppia. Mai nella storia del sincronizzato era accaduto prima. E sin dal 2015 il campione di Ladispoli ha macinato medaglie mondiali ed europee.
Insieme a Mariangela Perrupato e Manila Flamini, il vicecampione mondiale di Gwangju ha conquistato il palcoscenico internazionale. Facendo moda e cultura. Tanti ragazzi dopo di lui si sono appassionati alla disciplina del sincro misto e hanno iniziato a percorrere i suoi passi. Numerosi e importanti. Al suo debutto al Mondiale di Kazan, Giorgio vinse. Un bronzo per lui, con Manila Flamini nel duo misto tecnico. Replicandosi nella stessa competizione con la Perrupato per il libero in piscina. E sempre terzo posto.
Due anni fa a Budapest ecco l’apoteosi e il riconoscimento per una carriera giovane e ricca di talento. Il titolo mondiale vinto insieme a Manila ha fatto la storia della disciplina. Un urlo verso il cielo e con la Flamini in braccio morente, per un passo a due in acqua ispirato ai naufragi del Mediterraneo di tanti migranti disperati. Hanno vinto nel 2017.
Voleva replicare l’oro quest’anno al Mondiali di Nuoto in svolgimento a Gwangju. Ma i bravissimi e fortissimi russi hanno avuto la meglio. E’ salito sul secondo gradino Giorgio e ancora con Manila. Due argenti conquistati. Prima del duo tecnico misto e poi nel libero.
Con lui, è salita sul podio iridato anche la cittadina di Ladispoli. Orgogliosa del suo atleta azzurro che conquista medaglie importanti e ancora giovanissimo: “Sono contento per la medaglia, prestazione, risultato e poi emotivamente è stato un duo molto complesso – ha detto il vicampione di Ladispoli, come riporta il sito ufficiale della Federnuoto – per Manila è un momento intenso e difficile perché il sincronizzato è stato la sua vita. Siamo sfiniti entrambi fisicamente ed emotivamente – prosegue Minisini – la Russia ha meritato la medaglia, ma ci siamo avvicinati. Abbiamo puntato sulle difficoltà e gradualmente l’esercizio è stato apprezzato e compreso. Ora bisognerà trovare un’altra strada, un’altra compagna e cambieranno anche gli equilibri perché io mi sono sempre appoggiato a lei. Manila aveva più esperienza; è determinata, strutturata. Adesso chiunque verrà si appoggerà a me perché sarò io il veterano del misto”.
Foto : Giorgio Scala – deepbluemedia – insidefoto