Carabiniere ucciso a coltellate a Roma, fermati due americani – VIDEO

26 luglio 2019 | 20:17
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Carabiniere ucciso a coltellate a Roma, fermati due americani – VIDEO

Quattro persone in caserma. Rega Cerciello aveva fermato due persone per estorsione ed è stato accoltellato

Roma – Due persone sono state fermate nell’ambito delle indagini sull’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, accoltellato a morte stamani a Roma nel corso di un servizio contro un tentativo di estorsione (leggi qui). I fermati sono cittadini americani.

I due sono stati portati al nucleo operativo dei Carabinieri di via In Selci, dove si recheranno i magistrati della Procura di Roma per interrogarli. Contro i due per ora non è stara formalizzata nessuna accusa. La Procura però procede per omicidio e furto.

Volanti della Polizia di Stato, a sirene spiegate, davanti al Comando Generale dei Carabinieri, per solidarietà all’Arma che oggi perde uno dei suoi uomini.

Almeno quattro persone si trovano in caserma per essere ascoltate nell’ambito delle indagini sulla morte del carabiniere ucciso a Roma nella notte con alcune coltellate mentre era in servizio. “Quando ho sentito Mario urlare ho lasciato quell’uomo e ho provato a salvarlo, perdeva molto sangue“. E’ quanto avrebbe raccontato il collega del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso in servizio la scorsa notte a Roma.

I funerali di Cerciello saranno celebrati lunedì 29 luglio alle 12 a Somma Vesuviana nella chiesa di Santa Croce in via Santa Maria del Pozzo 114, la stessa dove un mese e mezzo fa il carabiniere si era sposato. Lo si apprende dal Comune di Somma Vesuviana.

L’aggressione è avvenuta in via Pietro Cossa, nel quartiere Prati. Da una prima ricostruzione, il vice brigadiere 35enne durante un servizio con alcuni colleghi stava fermando due uomini considerati responsabili di furto e estorsione quando uno di loro avrebbe estratto il coltello ferendolo più volte, il vice brigadiere, Mario Cerciello Rega, è morto poco dopo in ospadale. L’uomo sarebbe stato ucciso per cento euro: è questa la cifra che sarebbe stata chiesta in cambio della restituzione di un borsello rubato dai due. Quello che in gergo si chiama “cavallo di ritorno”.

Questa vicenda appare più complessa di un banale ‘cavallo di ritorno’“. E’ quanto filtra da ambienti investigativi in relazione al furto che ha causato l’operazione nella quale è stato ucciso il vice brigadiere Cerciello Rega. In sostanza da quanto si apprende le indagini vanno avanti non solo per appurare la dinamica dell’omicidio ma anche per accertare le modalità e le finalità del furto della borsa sottratta un cittadino a Trastevere. L’interrogatorio dei 2 sospetti potrebbe risultare fondamentale anche su quest’ultimo punto.

Me lo hanno ammazzato“. Straziata dalle lacrime la moglie del carabiniere ucciso sfoga la sua disperazione fuori dalla camera mortuaria del Santo Spirito a Roma. “Lei viveva per lui, è una tragedia”, racconta un amico in lacrime. “Ancora non ci posso credere”, ripete un fratello della vittima. Presenti fuori la camera mortuaria dell’ospedale romano almeno 100 tra amici e parenti arrivati dalla Campania, regione d’origine di Mario Rega Cerciello.

Si era sposato da poco più di un mese il 35enne originario di Somma Vesuviana accoltellato più volte nella notte nel quartiere Prati, al centro della Capitale. Sul suo profilo Facebook le foto delle nozze, celebrate il 19 giugno, in cui è ritratto sorridente con la moglie.

(fonte Ansa)