Carabiniere ucciso a coltellate a Roma, confessa un americano: “Sono stato io”

27 luglio 2019 | 05:30
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Carabiniere ucciso a coltellate a Roma, confessa un americano: “Sono stato io”

Rega Cerciello aveva fermato due persone per estorsione ed è stato accoltellato

Roma – Uno dei due cittadini americani fermati nelle scorse ore (leggi qui) per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega ha ammesso le proprie responsabilità affermando di essere lui l’autore materiale dell’accoltellamento (leggi qui). Si tratta della persona con i capelli mesciati apparso in una foto e ripreso da alcune telecamere.

In base a quanto ricostruito dagli inquirenti i due ragazzi americani si erano recati a Trastevere per acquistare sostanze stupefacenti: dopo essersi resi conto di essere stati ingannati (gli era stata venduta dell’aspirina), hanno strappato la borsa allo spacciatore che conteneva il suo telefono cellulare. L’uomo ha quindi contattato i due chiamando il suo numero di telefono per avere indietro la borsa.

Il pusher avrebbe poi chiamato il 112 per comunicare che era stato scippato e che si era accordato con i due americani per la restituzione della borsa. A questo punto, all’orario stabilito i due carabinieri, in borghese, si sono recati in via Pietro Cossa. Lì hanno incontrato i due ragazzi con i quali è scoppiata una violenta colluttazione durante la quale il vicebrigadiere è stato colpito con otto coltellate risultate poi fatali.

I funerali di Cerciello saranno celebrati lunedì 29 luglio alle 12 a Somma Vesuviana nella chiesa di Santa Croce in via Santa Maria del Pozzo 114, la stessa dove un mese e mezzo fa il carabiniere si era sposato.

Me lo hanno ammazzato“. Straziata dalle lacrime la moglie del carabiniere ucciso sfoga la sua disperazione fuori dalla camera mortuaria del Santo Spirito a Roma. “Lei viveva per lui, è una tragedia”, racconta un amico in lacrime. “Ancora non ci posso credere”, ripete un fratello della vittima.

(fonte Ansa)