Intesa tra Porti del Lazio e d’Abruzzo, Federagenti: “Una scelta assurda”

La Federazione degli agenti marittimi: “Concentrare gli sforzi su obiettivi fattibili, già i Corridoi Ten faticano a diventare realtà£
Civitavecchia – “L’idea che i porti abruzzesi di Pescara e in particolare Ortona debbano essere ‘staccati’ dalle competenze dell’Autorità di Sistema Portuale che fa capo ad Ancona, per essere “spostati” sotto l’Autorità di Civitavecchia, non è solo assurda, è anche paradossale, in un Paese come l’Italia che proprio nella portualità ha ben altri problemi, seri, da risolvere”.
Così si è espressa Federagenti, criticando non solo l’ipotesi progettuale di uno sganciamento dell’Abruzzo dalle Marche per favorire un aggregazione con il Lazio, ma anche e specialmente “le motivazioni fantascientifiche di questa scelta, che ovviamente provocherebbe una dispersione di risorse, tempi burocratici infiniti e il blocco di tutti i lavori previsti nei porti abruzzesi”.
“La motivazione sarebbe l’attivazione di una sorta di nuovo Corridoio europeo che favorisca la creazione di un asse di traffico fra Barcellona, Civitavecchia, Ortona e il porto croato di Ploče. Il tutto in assenza – sottolinea Federagenti – di traffici in essere fra Ortona e Ploče nonché di collegamenti efficienti fra Tirreno e Adriatico“.
Secondo la Federazione degli agenti marittimi, che invita sia i vertici della Regione Abruzzo sia quelli di alcune Associazioni imprenditoriali che si sono “innamorati di un sogno” a “concentrare gli sforzi su obiettivi fattibili, già i Corridoi Ten pianificati da due decenni faticano in Italia a diventare realtà. La proposta di un nuovo Corridoio forse meriterebbe riflessioni un po’ meno estive”.
(Il Faro online)