Porto di Civitavecchia, la Regione Lazio propone un patto condiviso

2 agosto 2019 | 18:49
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Porto di Civitavecchia, la Regione Lazio propone un patto condiviso

“A fronte dei giusti interventi, la struttura è in grado di competere a livello nazionale e internazionale”.

Civitavecchia – “Oggi abbiamo ricevuto le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil della categoria trasporti in relazione alla situazione di difficoltà che interessa il porto di Civitavecchia. Abbiamo così dato seguito alla richiesta di incontro dei sindacati per affrontare le criticità derivanti non solo dalla riduzione che già da anni interessa il traffico merci, ma anche dalla contrazione del traffico di carbone destinato all’approvvigionamento della centrale termoelettrica Enel”.

Così in una nota congiunta gli assessori della Regione Lazio ai Trasporti e Mobilità Mauro Alessandri, al Lavoro e nuovi diritti Claudio Di Berardino e allo Sviluppo economico e Commercio Gian Paolo Manzella.

“Da parte dei sindacati abbiamo ricevuto diverse proposte di breve, medio e lungo periodo, tra le quali la trasformazione della Zona Logistica Semplificata (zls) in Zona Economica Speciale (zes) nonché il potenziamento infrastrutturale dell’area portuale e il riconoscimento di Civitavecchia come area di crisi complessa.

Abbiamo ribadito la massima attenzione della Regione sulla realtà portuale e sulle criticità, accentuate dall’uscita di Enel dal carbone prevista nel 2025. Crediamo sia necessario avviare un progetto di riconversione che sia in grado di tutelare l’occupazione diretta e indiretta, le attività e lo sviluppo del territorio di Civitavecchia.

Per questa ragione è importante elaborare una strategia condivisa con tutte le parti interessate, a partire dall’autorità portuale in concorso con Enel e con la partecipazione di tutti i sindacati confederali e delle varie categorie, nonché associazioni datoriali, aziende e istituzioni a tutti i livelli. Un “patto” in cui devono essere chiari i contenuti, le tempistiche e le responsabilità di ogni parte e in cui devono essere tracciate le linee del potenziamento infrastrutturale e dello sviluppo a medio e lungo periodo.

Ai sindacati abbiamo ricordato gli interventi già in essere a cura della Regione, come la progettazione del nodo ferroviario merci finanziato con 300 mila euro, l’avvio per la progettazione della zona ZLS e il completamento della Orte Civitavecchia per il quale abbiamo chiesto l’intervento del Mit.

Crediamo che il porto di Civitavecchia abbia enormi potenzialità che fino a oggi sono state solo parzialmente espresse. A fronte dei giusti interventi, la struttura è in grado di competere a livello nazionale e internazionale. Da parte nostra ci impegniamo nelle prossime settimane a svolgere un ruolo di coordinamento affinché tutti facciano responsabilmente la propria parte”.