Il fatto |
Cronaca Locale
/

Schiuma nel mare di Formia e Scauri, l’Arpa conferma la balneabilità

7 agosto 2019 | 15:50
Share0
Schiuma nel mare di Formia e Scauri, l’Arpa conferma la balneabilità

L’Arpa: “Gli esiti preliminari delle analisi di laboratorio, hanno escluso la presenza di contaminazione batterica di origine fecale e di alghe potenzialmente tossiche.”

Formia e Minturno – Con una nota indirizzata ai Sindaci di Formia e Minturno, alla Capitaneria di Porto di Gaeta, alla delegazione della Guardia costiera di Scauri e all’Ufficio locale marittimo di Formia, l’Arpa ha comunicato i risultati del monitoraggio delle qualità delle acque di balneazione dei litorali delle due città del sud pontino.

Ma cosa dice l’Arpa? “Dal 10 aprile, ovvero dall’inizio del monitoraggio, al 17 luglio, data del campionamento di routine estivo, non si è verificato alcun superamento dei parametri microbiologici tabellari nelle acque adibite alla balneazione dei Comuni di Minturno e Formia.”

E, ancora, fa sapere: “Il 19 giugno, due tecnici di Arpa Lazio hanno effettuato un sopralluogo, in collaborazione con la Capitaneria di Porto di Formia alla foce del fiume Garigliano senza rilevare la presenza di schiume e di emergenze ambientali di alcun tipo.”

Ma allora a cosa era dovuta la schiuma? L’Arpa spiega: “La presenza di schiume poco compatte di colore bianco e rinvenibili in mare nel periodo estivo, nei giorni immediatamente successivi a fenomeni caratterizzati da elevato modo ondoso e/o di forte vento, sono, nella maggior parte dei casi, dovute all’energia stessa delle onde e alla presenza di sostanze tensioattive di origine naturale legate ai cicli di produzione del plancton. Tali schiume tendono naturalmente a concentrarsi in alcune aree a causa delle correnti marine locali, come nel caso particolare di Formia e Minturno.

Naturalmente, le schiume possono dare origine a nuclei di aggregazione per altro materiale presente sulla superficie del mare sia di origine naturale (batteri, piccoli organismi anche urticanti, frammenti vegetali…) che antropica, come frammenti di plastica, rifiuti, etc. Per questo – sottolinea l’Arpa – si sconsiglia di immergersi direttamente nelle schiume che potrebbero rappresentare una minaccia per la salute umana.”

E le macchie marroni, invece, da cosa dipendono? L’Arpa, ancora una volta, spiega: “In presenza di fioriture di specie  microalgari potenzialmente tossiche come Ostreopsis Ovata la mucillagine prodotta dalle alghe contribuisce alla formazione di aggregati di colore marrone.” Spiegando, poi, che questo tipo di eventi sono frequenti in questo periodo dell’anno.

Infine, l’Arpa rassicura: “Gli esiti preliminari delle analisi di laboratorio – effettuate su due campioni di schiume poco compatte e di colore bianco, lo scorso 17 luglio – hanno escluso la presenza di contaminazione batterica di origine fecale e di alghe potenzialmente tossiche ed hanno rilevato una diversità specifica fitoplanctonica con densità tipiche stagionali.”

Fenomeni di originale naturale, quindi, non tossici, che nulla tolgono alla balneabilità dei litorali di Scauri e Formia.

(Il Faro on line)