Amazzonia, Cristiano Ronaldo e Alessandro Del Piero: “Salviamo il polmone del pianeta”
Appelli dal mondo dello sport per fermare l’incendio devastante che sta bruciando l’Amazzonia
Il Faro on line – Oltre tre campi di calcio al minuto. E’ questo l’impressionante bilancio dell’incendio che sta devastando la foresta pluviale dell’Amazzonia.
Da giorni il fumo nerissimo sul cielo del Brasile sta dilagando nell’area del Sudamerica interessata: “Stanno uccidendo i nostri fiumi, le nostri fonti di sostentamento e ora hanno dato fuoco alla nostra riserva. Non staremo zitti”. Questo è l’appello disperato di una donna indigena come indicano i video diffusi via social. Esiste intanto uno scambio di accuse tra il presidente Bolsonaro e le Ong. Quest’ultime sotto accusa. Avrebbero appiccato l’incendio per protesta, dopo il taglio dei fondi proprio da parte di Bolsonaro e anche quest’ultimo viene addidato da indigeni dell’Amazzonia e Ong.
Intanto si mobilita anche il mondo dello sport. Appelli da tutti gli ambienti stanno arrivando per fermare questo devastante incendio che va a bruciare una foresta verde, polmone della terra, e che produce il 20% dell’ossigeno mondiale. Mentre Emmanuel Macron annuncia che si parlerà di questa grave situazione al prossimo G7, ecco i campioni del calcio che si fanno avanti per denunciare e sensibilizzare l’opinione pubblica circa i roghi che stanno devastando l’Amazzonia: “Da tempo seguo con sgomento quanto sta succedendo in Amazzonia – ha scritto Alessandro Del Piero su Twitter – è in gioco il futuro del pianeta, dei nostri figli, di chi verrà. È un’emergenza planetaria su cui non si può tacere! Salviamo l’Amazzonia e l’Ossigeno del nostro Pianeta”. Gli fa eco il suo collega di casacca bianconera, dallo scorso anno nel nuovo corso della Juventus. Cristiano Ronaldo denuncia su Facebook: “La foresta dell’Amazzonia produce più del 20 % dell’ossigeno mondiale e sta bruciando da tre settimane. E’ nostra responsabilità denunciare, per salvare il nostro pianeta”. Un altro importante giocatore iuventino si unisce al suo compagno di squadra portoghese: “L’Amazzonia brucia – scrive Paul Dybala su Twitter – l’Amazzonia non è solo del Sud America, appartiene a tutti. La sua foresta è il polmone della Terra, da il 20% dell’ossigeno al nostro pianeta. È la foresta del mondo e il nostro futuro sta bruciando, tutti devono fare qualcosa # PrayforAmazonas”.
Anche il mondo del giornalismo sportivo si unisce ai tantissimi utenti che via social stanno esprimendo sgomento e vicinanza agli indios. Riccardo Cucchi, tra gli altri, scrive su Twitter: “Il Brasile pensa che l’ Amazzonia sia sola sua. E invece è di tutto il pianeta, di tutti noi, perché dall’Amazzonia dipende molto del futuro della terra. Un esempio di effetti nefasti da cultura sovranista. Siamo tutti legati ad un destino comune. Nessuno escluso”.