Ricordando Noemi Magni, una lapide sulla pista ciclabile di Focene
La lastra è stata posizionata oggi, 24 agosto 2019, nel punto in cui ha perso la vita la giovane donna
Fiumicino – “Una vita spezzata, è una vita donata a beneficio di altri: questo ha insegnato Cristo sulla Croce”.
Sono le parole di Don Massimo, il parroco che oggi, 24 agosto 2019, ha portato la sua benedizione sulla piccola e bianca lapide, in memoria di Noemi Magni, la giovane donna che ha perso la vita a seguito della tromba d’aria che si è abbattuta su Focene, la notte dello scorso luglio (leggi qui).
Sulla pista ciclabile, a via Coccia di Morto, dove è stata posta la lapide, insieme alla famiglia Magni, tante persone si sono strette al loro dolore, omaggiandola con mazzi di fiori, candele e la sciarpa della sua squadra del cuore.
“E difficile parlare in queste circostanze – aggiunge Don Massimo – e comprendere il motivo della perdita di una giovane vita. Spesso, con il papà di Noemi, Franco, ripercorriamo gli avvenimenti accaduti in quella tragica sera.
Nella vita non si possono controllare le cose – spiega – anche se la scienza tenta di dare delle risposte, essa stessa non riesce. L’esistenza umana, è regolata dalla ‘legge del caos’, per la quale non esistono risposte certe”.
Don Massimo continua citando un episodio del Vangelo, nel quale chi aveva perso dei cari, chiedeva spiegazioni a Gesù: “Le morti arrecate dalla natura, sono la diretta conseguenza delle azioni delle persone. Le loro scelte, influiscono sulla vita di tutti, anche di persone innocenti, come lo era Noemi”.
Citando l’episodio del Vangelo, il parroco si ricollega anche a quanto accade in Brasile in questi giorni (leggi qui) e porta l’attenzione sullo sfruttamento del Pianeta e sulle conseguenze catastrofiche che ne derivano, nelle quali a pagare, sono proprio gli innocenti.
“Ringrazio tutti voi della vostra presenza”. A parlare, a nome di tutta la famiglia, è Franco Magni e aggiunge: “Noemi era una ragazza molto scherzosa, che non avrebbe mai voluto veder piangere qualcuno.
Quindi – conclude il papà – vi chiedo una cosa: quando ci incontrerete fatelo con il sorriso, perchè la nostra Noemi avrebbe voluto così“.
Congedandosi, Franco anticipa che la richiesta di cambiare il nome da via Coccia di Morto, a via Noemi Magni, lanciata attraverso la petizione de Il Faro online (firma qui) – che nel frattempo ha superato le 4.000 firme – è stata accolta positivamente dall’Amministrazione comunale di Fiumicino, ma non potendo cambiare il nome dell’arteria principale, le sarà intitolata la pista ciclabile.
Il cambio è in fase di realizzazione, come ha confermato anche l’assessore Angelo Caroccia che, insieme ad Enzo Cini, erano presenti alla benedizione in veste istituzionale. “Quando il padre di Noemi ci ha manifestato la volontà di posizionare la lapide – spiega Caroccia – da parte nostra c’è stata un’immediata disponibilità. L’amministrazione ha deciso di intitolare alla ragazza la pista ciclabile di Coccia di Morto – conclude Caroccia -. Non appena avremo concluso il necessario iter burocratico, procederemo con l’intitolazione”.
(Il Faro online)