Nuovo Governo, Valpiana: “Uscita dal programma F-35, diminuzione spese militari”. Il Movimento nonviolento ‘chiama’ i partiti
Mao Valpiana: “Possiamo recuperare 12,5 miliardi da inserire nella manovra economico finanziaria. Pd, M5S e Leu hanno un’occasione unica”
Fiumicino – Dal palco del Flumen Festival, appuntamento all’insegna dell’ecologia, della nonviolenza e delle migrazioni promosso dalla Biblioteca per la Nonviolenza, dall’Associazione “Io, Noi” e dal Movimento Nonviolento Roma, arriva ufficialmente una proposta al nuovo governo nascente. L’ha fatta Mao Valpiana, presidente nazionale del Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini nel 1962: “Uscita dal programma F-35, Diminuzione spese militari. No all’aumento delle spese militari al 2%”
“Abbiamo in corso – ha detto Valpiana, seduto sul palco accanto al presidente giovanile del Movimento, Daniele Taurino – trattative tra il Pd, Movimento 5stelle, Leu e alcuni gruppi delle autonomie, per la formazione di un governo.
Ci sono delle regole ben precise, che definisce la Costituzione, e che il presidente Mattarella sta seguendo con attenzione: dare un mandato, scrivere un programma e definire un governo che abbia i numeri in Parlamento per governare.
Un percorso molto chiaro, ma è un percorso che non esclude la partecipazione diretta delle associazioni e cittadini. La questione non si chiude nei palazzi del potere, bensì è un processo nel quale tutti possiamo e dobbiamo essere propositivi”.
La proposta del Movimento Nonviolento
“E allora – ha detto Mao Valpiana – dal Flumen Festival parte un’offerta, da parte del Movimento Nonviolento, di collaborazione, un contributo positivo alla formazione di governo. Una lettera al presidente incaricato Conte, ai segretari dei partiti politici e al presidente della Repubblica Mattarella.
L’uscita dell’Italia dal programma F-35
Visto che le vostre forze politiche, nelle precedenti campagne elettorali si sono espresse tutte contro il programma degli F-35 – ha detto Valpiana, anticipando il contenuto della missiva del Movimento Nonviolento ai partiti politici -, un primo importante punto di accordo potrebbe essere l’uscita dell’Italia dal programma F-35. Corrisponde a un risparmio effettivo nei prossimi anni di 10 miliardi di euro.
E’ un primo gruzzolo che mettiamo per la formazione di questa manovra finanziaria e di quella degli anni successivi. Un gruzzolo importante, perché la manovra finanziaria di cui si sta parlando oscilla tra i 10 e i 20 miliardi di euro.
Un impegno che va messo tra i primi punti, non in fondo all’elenco, perché è un punto dirimente, culturalmente, politicamente e finanziariamente.
Riduzione del 10% delle spese militari nazionali
Il secondo suggerimento riguarda le spese militari. La manovra equivale all’intero ammontare delle spese militari italiane. Chiediamo – afferma Valpiana – di inserire nei punti del nuovo governo la diminuzione del 10% della cifra attualmente impiegata, equivalente a 2.5 miliardi di euro su 25 che ne vengono spesi annualmente.
Ecco che, sommando, abbiamo recuperato 12,5 miliardi di euro che consentono di guardare alla manovra economico-finanziaria con più ottimismo.
No all’aumento delle spese militari al 2% del Pil
Proseguendo su questa strada, il terzo punto da fissare è il No all’aumento delle spese militari al 2% chiesto da Trump e dalla Nato.
Scelte che avrebbero un largo consenso nella società, perché quei soldi possono essere impiegati sui veri bisogni della società, sulle pensioni per gli anziani, sul lavoro giovanile, sulla ricerca, sull’istruzione, sulla costruzione di una difesa civile non militare e nonviolenta del nostro Paese.
Questo è il messaggio che parte da Flumen – ha concluso Mao Valpiana -, questo è il nostro contributo al costruendo nuovo governo italiano”.
La lettera indirizzata al presidente Conte è stata protocollata a Palazzo Chigi in data lunedì 2 settembre 2019.
(Il Faro online)