La cannuccia diventa commestibile, si beve e poi la mangi
Anche l’Europa dichiara guerra alla plastica monouso eliminando dai drink la vecchia e inquinante cannuccia
Dopo la soluzione delle stoviglie di plastica biodegradabili un’alternativa ben migliore si è affacciata da pochi mesi nel campo del plastic-free: le cannucce che si mangiano, cioè dopo aver bevuto la propria bevanda si possono assaggiare e se non piacciono buttare nel compostabile. Quindi dopo la creazione delle famose cannucce di cartone, le cannucce in vetro oppure le asiatiche cannucce fatte utilizzando i fili d’erba della pianta Lepironia Articulata, arrivano nei bar le canucce in vari gusti.
L’Europa per il plastic free
Finalmente dopo dure lotte e innumerevoli e accorati appelli per salvare dai rifiuti plastici il nostro pianeta, l’Europa si è finalmente schierata a favore di questa battaglia e così ha dichiarato, entro il 2021, la scomparsa totale della plastica monouso.
Pertanto non circoleranno più piatti, posate, cannucce, contenitori alimentari, tazze in polistirolo espanso e mescolatori per bevande che fino ad oggi hanno fatto tanto comodo nella vita quotidiana sia in cucina che fuori. Prima ancora di questo provvedimento una regione italiana, la Puglia, aveva vietato categoricamente l’ingresso presso le proprie spiagge di utensili di plastica (le cannucce sono uno dei prodotti in plastica che vengono trovati in maggiori quantità sulle spiagge e nei mari).
Una vera e propria rivoluzione ecologica sta per iniziare ma se si pensa che, nel mondo, le materie plastiche costituiscono l’85% dei rifiuti marini, la strada è molto lunga e il lavoro da fare è appena cominciato. Già molte aziende hanno cominciato a tracciare questa via con la produzione e la commercializzazione di un prodotto innovativo: la cannuccia commestibile! Finalmente ciò che metteremo in bocca per sorseggiare le bevande sarà parte integrante di essa e potrà essere mangiata. Ma di cosa sono fatte le cannucce commestibili?
L’Italia in prima linea per la produzione di cannucce commestibili
Alcune aziende italiane hanno realizzato la cannuccia di zucchero glassato, amido di mais e acqua, e disponibile in 7 aromi differenti: zenzero, cannella, mela, limone, lime, fragola, cioccolato; capace di mantenere la rigidità all’interno della bevanda per circa quaranta minuti. Queste cannucce si trovano già in parecchi bar a Roma.
Un’azienda marchigiana invece, la Cooperativa Campo di Fossombrone che commercializza soprattutto pasta, avvalendosi di un pastificio di fiducia, ha ideato la cannuccia a base di riso e mais, gluten free e quindi adatta anche ai celiaci; è inoltre priva di OGM nonché completamente biodegradabile. L’idea della pasta bucata lunga è sembrata un’ottima alternativa alle cannucce di plastica, in particolar modo le zite e sono conosciute con il nome di Canù.
La sperimentazione in alcuni bar è già cominciata, il catalogo è in fase di preparazione. All’estero poi si trova già da quale tempo la Lolistraw, cannuccia creata con alghe marine alle quali si possono aggiungere svariati aromi tra cui fragola e caramello. Però non è semplice da trovare in Italia questa tipologia di cannucce.
Arrivano, dunque, le prime cannucce commestibili, aromatizzate e biodegradabili al 100%, si utilizzano per bere e poi si mangiano. In questo modo è possibile eliminare la plastica dai drink nei bar e offrire ai clienti un gusto più intenso per una nuova drink experience. Addrittura è possibile personalizzare la propria cannuccia commestibile imprimendo su ognuna il logo aziendale o una frase per un’occasione speciale. La personalizzazione avviene mediante serigrafia monocolore utilizzando prodotti che ne garantiscono la commestibilità. L’aroma della cannuccia non altera in alcun modo il sapore della bevanda, ma la sua sostanza si arricchisce del gusto del drink. Si possono provare nuove combinazione di sapori nella piena salvaguardia dell’ambiente.
E’ possibile dunque a cuor leggero preparare dei magnifici cocktails è abbinare l’aroma della cannuccia a quello del drink. Servire il Mojito con la cannuccia al lime, il Cuba Libre con la cannuccia al limone e la Caipiroska con la cannuccia alla fragola. Poi spesso vengono sgranocchiate. Mentre per le bevande analcoliche sono le preferite soprattutto dei bambini che le preferiscono, neanche a dirlo, anche senza bevanda. Ad ogni modo anche se dovessero finire nell’umido, sono completamente biodegradibili e possono anche essere riciclate per alimentare animali o pesci.
Il movimento anti-straw dei bartender
In molti si stanno muovendo verso un futuro plastic free, e così anche tanti bartender si sono schierati a favore dell’ultilizzo delle cannuccie commestibili spiegando spesso al cliente la diversità con quella di plastica e la sostanziale differenza di tempo di biodegradabilità nell’ambiente. In un locale pare siano sempre più le donne a richiedere la cannuccia per via del trucco sulle labbra, ma oggi sempre più spesso
I cocktel sono sforniti di cannuccia e abbelliti con pezzi di frutta o fiori. Su richiesta esplicita vengono fornite esclusivamente le cannucce biodegradabili. Si pensi che una volta (ancora alcuni bar incoscientemente lo fanno) se ne inserivano due per far bere più velocemente la bevanda.
Un altro passo avanti, quindi, sta essere compiuto considerando che sempre più locali in particolare cocktail bar stanno pian piano abbandonando le cannucce di plastica e la plastica in generale.
(Il Faro online)