Lo sport giusto per il tuo bambino, quando iniziare e cosa scegliere
I consigli degli esperti della Società Italiana di Pediatria
di JUSY COPPOLA
Mens sana in corpore sano, dicevano i latini. Sì, ma cosa scegliere per i nostri figli? Quale sport è giusto per la crescita? C’è una differenza tra maschi e femmine? E per la fascia d’età?
Ad aiutarci a rispondere a tutte queste domande ci pensano gli esperti della Società Italiana di Pediatria (Sip), che hanno realizzato una guida ad hoc per avviare allo sport i bambini.
“Occorre rispettare le inclinazioni del piccolo, non esiste uno sport migliore in assoluto, ma è importante che l’attività piaccia a chi deve praticarla, che sia varia e divertente, preferibilmente all’aria aperta”, suggerisce al’Adnkronos Salute Attilio Turchetta, medico sportivo, esperto Sip per le attività sportive, responsabile Uosd Medicina dello Sport all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Ogni sport dunque andrebbe bene. Ma per garantire uno sviluppo armonico del bambino lo sport dovrebbe differenziarsi a seconda della fascia d’età, “privilegiando nei primi 4-5 anni di vita attività che favoriscono la conoscenza del proprio corpo nello spazio, fino ai 7-8 anni le attività individuali quali atletica leggera (marcia, corse, salti, lanci) o ginnastica che aiutano a migliorare la coordinazione neuromotoria, e in seguito sport di squadra e discipline più specializzate“, sintetizza Turchetta. Nessuna distinzione di genere, sopratutto da piccoli ogni sport può essere praticato da entrambi i sessi.
Ecco dunque i suggerimenti degli esperti Sip
NUOTO, dai 3 anni
Adatto a tutti i bambini sin da piccoli. E’ uno sport che utilizza tutte le grandi masse muscolari, non espone il bambino a particolari traumi dell’apparato locomotore, non è
condizionato dal clima e si può praticare in tutte le stagioni. Senza dimenticare che in un Paese come l’Italia con ben 8000 km di coste saper nuotare è importante anche per l’acquisizione e lo sviluppo della sicurezza in acqua. Inizio dell’attività agonistica: 8 anni;
SCI, dai 4 anni
Si può iniziare già da piccoli perché il bambino ha un baricentro basso, una notevole stabilità e apprende con facilità le manovre di conduzione degli sci. Si pratica all’aria aperta, in ambiente a ridottissimo inquinamento, a stretto contatto con la natura. Il bambino piccolo però ha uno scarso senso del pericolo, anche per questo motivo è assolutamente necessario che l’istruttore sia qualificato ed esperto. Inizio dell’attività
agonistica: 11 anni;
GINNASTICA ARTISTICA-RITMICA, dai 5 anni
Esalta la coordinazione neuromuscolare e il controllo del corpo. Crescendo richiede anche una notevole forza muscolare. Poiché l’età agonistica è precoce, i carichi di lavoro e la durata delle sessioni di allenamento possono essere gravose. Non è vero, poi, che questi sport fanno rimanere bassi. Inizio dell’attività agonistica: 8 anni;
ATLETICA LEGGERA, dai 5 anni
Correre, saltare, lanciare sono le normali attività di gioco del bambino utilizzate nell’atletica leggera che sono poi alla base di tutte le attività sportive. Sport che utilizza tutti i gruppi muscolari, si pratica all’aria aperta quando il clima lo permette. Si può iniziare, sotto forma di gioco dai 5 anni. Inizio dell’attività agonistica: 12 anni;
CALCIO, dai 6 anni
Preferito dai maschi ma praticato con successo e soddisfazione anche dalle ragazze. Si inizia con il minicalcio con campo ridotto, porte più piccole e senza caratterizzazione di ruoli. Fondamentalmente si tratta di sessioni di atletica e tecnica calcistica in forma di gioco. Dagli 8-10 anni gli allenamenti si fanno più strutturati integrando sempre un’attività per gli arti superiori che non devono essere ”dimenticati”. Calcio e atletica dovrebbero essere un binomio inscindibile. Inizio dell’attività agonistica: 12 anni;
RUGBY, dai 10 anni
Non è uno sport violento e i traumi sono simili a quelli che si riportano in altri sport. Fino ai 12 anni il contatto, placcaggi e mischie sono regolamentati per evitare i traumi. Ha una grande caratterizzazione sociale, lo spirito di squadra viene coltivato, il rispetto dell’avversario è una componente essenziale. E’ uno sport che non termina al fischio dell’arbitro, ma continua a dare i suoi benefici anche nella vita. Inizio dell’attività agonistica: 12 anni;
ARTI MARZIALI, dai 6 anni
Sviluppano il controllo muscolare, la coordinazione, la tecnica del respiro. C’è molta attenzione al rispetto delle regole e dell’avversario. Sviluppano armonicamente
tutti i gruppi muscolari. Adatte a femmine e maschi. Inizio dell’attività agonistica: 12 anni;
BASKET o PALLAVOLO, dai 7 anni
Si praticano di solito in palestra, ma con la bella stagione si può uscire all’aperto. Sviluppano tutti i gruppi muscolari ed esaltano la coordinazione neuromotoria. Non è vero che questi sport fanno diventare più alti. Inizio dell’attività agonistica: basket 11 anni; pallavolo 10 anni;
TENNIS o SCHERMA, dai 7 anni
Questi sport richiedono l’uso di un attrezzo, la racchetta o l’arma. Per questo motivo l’età di inizio dovrebbe essere intorno ai 7-8 anni, anche adattando l’attrezzo alla
forza muscolare. In questi sport, il binomio con la preparazione atletica è obbligatorio per correggere eventuali asimmetrie di sviluppo muscolare che potrebbero essere presenti usando prevalentemente un arto superiore. Esaltano la coordinazione e la
capacità di concentrazione. Inizio dell’attività agonistica: tennis 8 anni; scherma 10 anni;
CICLISMO, dagli 8 anni
Il ciclismo è uno sport aerobico che sviluppa la funzione cardiorespiratoria e ha necessità di un supporto atletico di compenso poiché utilizza prevalentemente gli arti inferiori. Si pratica all’aperto e su strada libera necessita di un attento controllo degli allenatori e di adeguate misure di segnalazione e protezione individuale (casco, abbigliamento rifrangente etc) per evitare incidenti. Indicato per maschi e femmine. Inizio dell’attività agonistica: 13 anni.