Old Stars Ostia, Fabio Solito campione europeo master: “Una vittoria che dedico a me stesso”
Parla il neo campione continentale nei 3000 siepi. In pista ha vinto l’oro europeo nella categoria master. Sacrifici, sogni e tanta strada nello sport. Da Ostia a Jesolo per non mollare mai. E adesso ? Il sogno è il Mondiale del 2020
Ostia – Come Ulisse che alla fine è tornato ad Itaca, anche Fabio i suoi obiettivi li raggiunge sempre. O almeno ci prova. E i risultati sportivi fino ad ora danno ragione al neo campione d’Europa. Anche Jesolo è stata una meta a cui ambire, dopo i Campionati Italiani e le medaglie, tante, vinte con la Oso Old Stars Ostia, in giro per l’Italia.
Un viaggio quei traguardi che ogni volta lo mettono alla prova. E poi alla fine, vince. Lo ha fatto, con grande gioia della sua squadra di atletica di appartenenza e anche per un territorio come il X Municipio che miete campioni e poi esporta gloria. E allora ecco Solito a vincere la medaglia d’oro in Veneto agli Europei Master di atletica leggera. Con la casacca della Nazionale Italiana, il lidense della Oso ha tagliato per primo il traguardo. Una grande notizia per Ostia. Prima volta campione continentale e in quei 3000 siepi che lo avevano già visto migliore d’Italia un paio di mesi prima: “Un’emozione inseguita e desiderata”. Lo dice Fabio Solito, appena tornato da Jesolo. Felice. Felicissimo. Tutta d’oro la sua medaglia personale, che esibisce anche su Facebook. Giustamente, probabilmente. Un traguardo importante, per il suo palmares ricco di titoli italiani e regionali. La Oso Old Stars Ostia è una eccellenza dell’atletica leggera nazionale, del X Municipio. Premiata anche dalla Federazione Italiana Atletica Leggera, come una delle società più vincenti del panorama nazionale. E anche internazionale, se Solito si prende le sue soddisfazioni anche in ambito europeo: “Rappresenti tutti quando sei in gara – racconta il campione d’Europa dei 3000 siepi – devi allora stringere i denti e non devi mollare”.
La squadra è presente sempre. Anche quando da solo si scende in pista. E con la famiglia nel cuore, tutto diventa possibile. E persino Itaca diventa una meta raggiungibile. Ha ha ringraziato Fabio i suoi amici, la sua compagna e il suo Presidente. Ferdinando Colloca, prima figura della Oso e atleta stesso della squadra lidense, lo ha omaggiato con queste parole su Facebook: “Felicissimo del titolo europeo conquistato da Fabio Solito a Jesolo e complimenti al suo coach Enrico Ruffini per essere riuscito a plasmare un atleta di così alto livello!!! Felice come amico, come atleta e come presidente della Oso. Vi voglio bene!”.
E allora ecco i complimenti di tutti i compagni della Oso e i membri di quell’immenso popolo italiano dei runners che ha gioito insieme a un fratello. Che a Jesolo si è preso l’oro in 10’43″35. Una categoria agguerrita quella della M50. Il settore master è in crescita. Dopo i professionisti anche loro. I lavoratori che non mollano ancora. E con la passione per lo sport proseguono la loro carriera. Succede anche nelle altre discipline. Nel nuoto, nelle arti marziali. Lo sport richiama a sé innamorati e favole. Una fiaba si era appena consumata per Fabio. Ai Campionati Italiani ecco la vittoria nazionale. Sempre sui 3000 siepi. Con un paio di “scarpe magiche”. Stesse scarpette fortunate con cui Ferdinando Colloca, presidente e atleta della Oso, nonché grande amico di Solito, aveva vinto alcuni anni prima la stessa medaglia italiana. Si è ripetuta quella vittoria poi con i piedi di Solito. Ha indossato quelle scarpette per gli Italiani che adesso sono un cimelio intoccabile: “Ormai sono diventate un trofeo – ha detto Fabio – e abbiamo deciso che così dovevano essere, io e Ferdy, contemporaneamente dopo la gara agli Italiani”. Per sempre in bacheca allora, quelle scarpette. In ricordo di un oro italiano e di quei ricordi che nello sport mai moriranno. Come mai svanirà la sua emozione vissuta agli Europei. Scarpe diverse ma stesso cuore. E il cuore di Fabio ha vinto. E lui per una volta, pensa ai sacrifici e alla sua dedizione. E si dedica questa vittoria. Come scrive nel suo pensiero di Facebook (qui sotto). Una gemma per il territorio di Ostia, che lo vede abitante, sportivo e lavoratore.
E appena sceso dal podio continentale di Jesolo, dove l’Inno italiano ha risuonato grazie alla sua personale impresa, un altro sogno ha sfiorato la mente del campione d’Europa: “Toronto 2020 Mondiali Master. Perché no ?”. Infatti, perché no ? Il problema sarà trovare i fondi necessari per volare oltreoceano e realizzare un altro sogno. Quello mondiale. Quello più grande, probabilmente. E mentre il 2020 è ancora relativamente lontano, ecco la medaglia d’oro europea a cullare i sogni di Solito. Là, brillante e immensa. Una meta conquistata. Possibile, come Itaca.
Di seguito le parole di Fabio Solito come indicato sulla sua pagina ufficiale Facebook, dopo la vittoria dell’oro europeo :
“Potrei dedicare questo risultato a molte persone…in primis alla mia compagna, che mi ha dato nuova linfa e vitalità, al mio coach di sempre Enrico Ruffini che mi ha sempre stimolato, al mio presidente Ferdy Colloca che ha sempre creduto in me, a tutti gli amici che mi sostengono, al mio nutrizionista Francesco Fagnani che mi ha aperto un nuovo mondo. Ma questa volta voglio dedicare questo risultato a me stesso!!! Ho voluto provare a cimentarmi in questa nuova avventura (3000 siepi) contro i dubbi di tanti, l’ho voluta fortemente, ho disseminato in pineta tronchi tagliati, ostacoli con rami improvvisati quasi al limite del grottesco, ho improvvisato allenamenti e ora mi godo tutto questo. Ora però dovrò avere la forza di curarmi per bene perché i tendini mi stanno presentando il conto”.
Sul podio hai festeggiato l’oro europeo. Come ti sei sentito ?
“E’ stata un’emozione inseguita e desiderata fortemente, centrata alla prima partecipazione a competizioni internazionali, alle quali ho sempre dovuto rinunciare (anche quando ero sicuramente più competitivo), per gestire al meglio la mia attività (Profumeria Osè ad Ostia).
Indossavi le famose scarpette magiche di Ferdy Colloca con cui hai vinto il titolo italiano ?
“No, quelle ormai sono diventate un trofeo e abbiamo deciso che così dovevano essere, io e Ferdy, contemporaneamente dopo la gara agli Italiani”.
E appunto, dopo il titolo italiano è arrivata questa splendida medaglia. Cosa provi ? Che significa essere sempre al top ?
“Dire gioia e soddisfazione mi pare scontato, mi piace però sottolineare un aspetto: nonostante sia una disciplina strettamente individuale, a volte introspettiva, ti senti in gara di rappresentare i tuoi cari, i compagni di allenamento e di squadra, il tuo coach, il tuo Presidente, i tuoi sostenitori…è vero sei lì solo a faticare e stringere i denti, ma non devi mollare… non li puoi deludere! Per raggiungere tutto questo bisogna fare qualche sacrificio, ma si fa ben volentieri e comunque senza mai privarsi delle piccole gioie della vita. Quando poi ti trovi a fianco una persona che la pensa come te, allora diventa tutto più facile”.
Sei campione d’Europa Master. Quali sono le tue sensazioni ?
“Si, sono campione d’Europa master, evviva ! Il mio primo pensiero, subito dopo essere sceso dal podio ? Toronto 2020 Mondiali Master perché no ? Il problema semmai potrebbe essere quello di non trovare un sostegno economico per il progetto mondiale. Chissà… : “L’importante è – come recitava Kavafis in Itaca -non la meta (in questo caso l’obiettivo) ma come ci arriviamo, cioè il viaggio”. Le persone che incontriamo, le esperienze, le gioie, i dolori….alla fine Itaca (vincere una medaglia) passa in secondo piano, perché vorrà dire che abbiamo vissuto”.
(Il Faro on line)