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Mondiali, Eleonora Giorgi pronta per la 50 km di marcia: “Sarà un’impresa ma sono carica”

28 settembre 2019 | 20:04
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Mondiali, Eleonora Giorgi pronta per la 50 km di marcia: “Sarà un’impresa ma sono carica”

Attesa tutto l’anno e preparata ogni giorno la gara di questa sera a Doha. La vincitrice della Coppa Europa marcerà anche contro il caldo e l’umidità. Alle 22,30 una sfida da vincere

Doha – E’ arrivata la gara dell’anno per Eleonora Giorgi. E si sta preparando per scendere in competizione ai Mondiali.

Nella marcia dei 50 chilometri la vincitrice della Coppa Europa della scorsa primavera si accinge a vivere l’impresa a Doha. Di nome e di fatto. Una gara difficile che potrebbe portarla sul podio. Caldo e umidità sono i nemici maggiori in questa edizione dei Mondiali in Qatar. Tanti sono stati i ritiri durante la maratona di ieri notte e vive di notte Eleonora per abituarsi all’orario e al clima: “Sto vivendo di notte e sto cercando di dormire di giorno. Sicuramente la gara sarà diversa dalle solite, una gara di sopravvivenza”. Lo dichiara la Giorgi primatista della marcia italiana. In conferenza stampa, a poche ore dalla gara di questa notte, l’atleta delle Fiamme Azzurre spiega: “Sono carica e nonostante queste condizioni non vedo l’ora di gareggiare. Da una parte ho un po’ di paura, non solo per il caldo, ma mi resta timore reverenziale nei confronti di questa distanza”.

Sarà la sua volta sui 50, dopo quelli conquistati ad Alytus. In Lituania fu una gara di 5 in 5 km. Farà ugualmente a Doha Eleonora ? Metodo vincente non si cambia e i rifornimenti saranno vitali. Sarà una lotta sportiva per l’atleta che adora correre in compagnia e a Milano si è allenata tanto, come lo ha fatto in montagna questa estate. Era una incognita la 50 km, ma la Giorgi è riuscita a farla sua quella gara dalla lunga distanza. Stanotte allora l’appuntamento della stagione. Tutti sullo start, di tacco e punta.

Di seguito le dichiarazione di Eleonora Giorgi, come riportato dal sito ufficiale della Fidal :

“Sto vivendo di notte e sto cercando di dormire di giorno. Sicuramente la gara sarà diversa dalle solite, una gara di sopravvivenza e poter completare una 50 km la vedo come un’impresa. Mi sono allenata bene e ho fatto bei periodi di ritiro tra agosto e settembre a Vipiteno dove ho macinato tanti chilometri. Oltre alle avversarie, ci metto anche il caldo e l’umidità che ci terranno compagnia per quattro ore. Siamo arrivati a Doha il 25 settembre e con il passare dei giorni ho sentito l’umidità che mi si appiccicava addosso. Non partirò fortissimo, se qualcuna comincerà con un ritmo di 5 minuti al km la lasceremo andare perché si può recuperare durante la gara: credo non farò partire neanche il cronometro, guarderò la posizione. Abbiamo stimato che berrò 8-10 litri di acqua. Sono carica e nonostante queste condizioni non vedo l’ora di gareggiare. Da una parte ho un po’ di paura, non solo per il caldo, ma mi resta timore reverenziale nei confronti di questa distanza. Questa è la mia seconda ‘cinquanta’ e anche nella prima ho avuto rispetto di una distanza così insidiosa, perché un momento stai bene, e il giro dopo hai finito gli zuccheri. Ci sarà da curare tanto i rifornimenti. Probabilmente sarà una delle ultime 50 km che si disputeranno. Ho riflettuto tanto prima di passare dalla 20 km alla 50 km perché avrebbe significato raddoppiare i chilometri in allenamento. È stata una bella sfida perché lasciavo una terra sicura come la ‘venti’. Un salto nel vuoto, un’incognita. Anche il mio tecnico Gianni Perricelli era scettico, e sono stata contenta di averlo smentito in Coppa Europa”.

Foto : Bizzotto/Fidal

(Il Faro on line)