Mondiali, Tamberi in finale nell’alto. Davide Re si prende la semifinale nei 400 metri
Proseguono la competizione iridata i due azzurri. Venerdì Gimbo punterà al podio, mentre oggi stesso Re corre per la finale
Doha – Sorridono entrambi gli azzurri impegnati ieri a Doha. Loro tra i più quotati. Tamberi si è conquistato la sua finale nell’alto, faticando. Ma ci sta Gimbo. Qualifica a 2,29. Tanti errori, anche secondo lui. Ma la competizione iridata va avanti per il campione europeo indoor in carica.
Stesso discorso per Davide Re. Ha raggiunto il prossimo step. Semifinale dei 400 metri. Facile la qualifica. Senza spingere troppo. Denota l’ottima forma del primatista italiano dei 400. 45.08 ha fatto ai quarti di finale del giro di pista.
Gli atleti delle Fiamme Gialle saranno impegnati nei prossimi giorni. Re oggi stesso per la semifinale e l’obiettivo è la conquista di una finale che vorrebbe dire anche Olimpiadi, mentre Tamberi scenderà ancora in pedana venerdì. La medaglia di un Mondiale outdoor è quell’alloro che ancora gli manca. E pure i Giochi. Il sogno è quello. E il podio di Doha potrebbe regalare a Tamberi il pass per Tokyo 2020.
Gianmarco Tamberi – “Ho fatto parecchie stupidaggini prima del 2,29 – commenta Tamberi – pensavo 2,26 potesse bastare, non volevo più sprecare nulla. Al terzo tentativo a 2,29 ho detto ‘se esco così distruggo tutto!’. Sono contento di aver trovato una buona idea di salto già dal riscaldamento. Mi sento bene fisicamente e molto bene mentalmente. Ho speso, non posso negarlo, ci ho messo tanta energia e adrenalina. Ma adesso ci sono due giorni per recuperare. Me lo aspettavo che qualcuno dei favoriti potesse uscire di scena: io partivo da outsider ma volevo prendermi questo posto in finale a tutti i costi. Quando sei qui devi tirar fuori il… carattere. Avevo una carica pazzesca per gareggiare, una voglia tremenda, mi sentivo quasi un bambino perché non vedevo l’ora di scendere in pedana. Ho chiamato la clap una volta sola, poi le motivazioni le ho trovate dentro. Voglio provarci fino in fondo”.
Davide Re – “Non mi aspettavo un tempo così in batteria, ero partito senza pensare al cronometro – le parole di Davide Re dopo il super 45.08 del primo round – sapevo di stare molto bene e pensavo al secondo o al terzo posto. Con la mia allenatrice Chiara Milardi ci siamo detti di non pensare a Kerley (lo statunitense suo rivale in batteria, ndr), ma soltanto di mantenere la posizione perché l’importante era qualificarsi. Ho fatto una gara senza mai dover tirare al massimo, senza mai arrivare al 100%. Sul rettilineo finale ho visto che Abbas era vicino a me e allora mi sono impegnato per conservare la seconda posizione: a quel punto Kerley ha smesso di correre e non potevo non approfittarne per il primo posto. Sicuramente se avessi spinto al massimo sarei sceso di nuovo sotto i 45, ed è quello che dovrò fare domani per cercare la finale. Speriamo di non risentire troppo della gara , speriamo che la testa e la foga agonistica sopperiscano a qualche mancanza che ho nei confronti dei top in questo momento. Ma è il Davide Re che volevo: sono qui senza paura”.
Interviste Fonte Fidal
Foto : Colombo/Fidal