Secondo quanto ricostruito, a sparare e uccidere i due poliziotti è stato Alejandro Stephan Meran, affetto da problemi psichici, che era stato portato in Questura, dopo essere stato fermato per una rapina
Trieste – Sparatoria in Questura a Trieste. Morti due poliziotti. Si tratta dell’agente Pierluigi Rotta, 34 anni, e l’agente scelto Matteo Demenego, 31 di Velletri. Erano entrambi in servizio all’Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico (Upgsp).
Pierluigi Rotta, uno dei due poliziotti uccisi, era originario di Pozzuoli, in provincia di Napoli. Aveva 34 anni, era nato a Napoli il 2 maggio del 1985.
Era stato assegnato alla questura di Trieste nel mese di giugno del 2016. Rotta era il figlio di un agente in pensione che aveva lavorato alla Questura di Napoli.
Matteo Demenego era nato a Roma il 27 settembre del 1988. Domenica aveva festeggiato il compleanno. La sua prima assegnazione alla Questura di Trieste risaliva al mese di settembre del 2013. Un terzo agente è rimasto ferito di striscio alla mano.
Fermati i due autori della sparatoria. Il 29enne Alejandro Stephan Meran e Carlysle Stephan Meran, di 32 anni, sono due fratelli dominicani, entrambi con regolare permesso di soggiorno da dieci anni. E’ quanto apprende l’Adnkronos da fonti inquirenti.
La dinamica
Secondo quanto ricostruito, a sparare e uccidere i due poliziotti è stato Alejandro Stephan Meran, affetto da problemi psichici, che era stato portato in Questura, dopo essere stato fermato per una rapina.
Accompagnato in bagno, all’uscita ha sfilato la pistola a uno dei due poliziotti e ha iniziato a sparare a bruciapelo contro gli agenti. Il pubblico ministero di turno sta interrogando il fratello dell’assassino.
L’audio sugli agenti
“Ho parlato adesso con i colleghi della Mobile. Hanno smesso di fare il massaggio cardiaco ai due colleghi in atrio, hanno smesso perché… perché sono morti tutti e due. Agente scelto e agente. Non superavano i 30 anni, a quanto ricordo. Li conosciamo tutti, sono le ultime notizie, non so, boh”.
E’ l’audio scioccante, triste, di un poliziotto della questura di Trieste con il quale, su whatsapp, avvisa i colleghi della morte dei due agenti dopo un disperato tentativo di rianimazione.
Messaggio di cordoglio del Presidente #Mattarella al Prefetto Gabrielli per la morte di due agenti della #Polizia a #Trieste: pic.twitter.com/lRRdDR57Zn
— Quirinale (@Quirinale) October 4, 2019
Le testimonianze
Agghiaccianti le testimonianze di quanto successo. “E’ accaduto tutto alle 16.54, ho sentito sei spari e mi sono chiusa dentro il negozio” ha detto la titolare di un’erboristeria. “Poi i poliziotti urlavano ‘mani in alto e faccia a terra’ e ho sentito altri spari”.
“Ho aspettato dieci minuti e mi sono affacciata: ho visto una persona a terra – racconta ancora la donna – con una pistola accanto e tre poliziotti che entravano di corsa in Questura alla ricerca di un altro uomo. Ferma in mezzo alla strada un’auto aperta. Poi siamo dovuti rientrare, mentre sul posto sono arrivate tre ambulanze. Ora è tutto transennato”.
Gli “agenti urlavano mani in alto e faccia a terra, mi sono barricata nel negozio”, ha detto un altro, e “ho visto gli agenti correre dentro la questura a caccia di un uomo”.
La morte dei due agenti di Polizia uccisi nella sparatoria davanti alla Questura di Trieste suscita grande dolore. Questa tragedia ferisce lo Stato. A nome mio e del Governo esprimo la commossa vicinanza ai familiari delle vittime e a tutto il corpo della @poliziadistato
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) October 4, 2019
Chi sono gli agenti uccisi
Erano entrambi giovanissimi. Pierluigi Rotta aveva 34 anni. Originario di Pozzuoli nel napoletano, era nato a Napoli il 2 maggio del 1985, era figlio di un agente in pensione che aveva lavorato alla Questura di Napoli. Era stato assegnato alla questura di Trieste nel mese di giugno del 2016.
Matteo Demenego era di Velletri, con il collega in servizio all’Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico. Era nato a Roma il 27 settembre del 1988. Aveva festeggiato il compleanno domenica scorsa. La sua prima assegnazione alla questura di Trieste risaliva al mese di settembre del 2013.
Matteo su Facebook tra le foto del Colosseo postava: “Un romano che lascia Roma non emigra, va a controlla’ le colonie”. Sulla sua pagina Fb gli amici hanno iniziato a lasciare i primi messaggi di cordoglio. La sua prima assegnazione alla questura di Trieste risaliva al mese di settembre del 2013. Matteo e il collega Pierluigi Rotta erano entrambi fidanzati.
#Cordoglio del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese al capo di @poliziadistato Gabrielli e a tutta la #Polizia. Profondo dolore e vicinanza alle famiglie dei due poliziotti uccisi a #Trieste.
?➡️https://t.co/sbIx6aU0HHpic.twitter.com/DqS8UC97PQ
— Il Viminale (@Viminale) October 4, 2019
(Il Faro online)