Il danno e la beffa: a Formia revocato il finanziamento per il restyling del Seven Up
La Regione revoca il finanziamento di 900mila euro concesso nel 2011 al Comune di Formia per il restauro dell’ex discoteca Seven Up.
Formia – Il danno e la beffa: dopo anni di promesse e proclami, la Regione Lazio ha revocato il finanziamento – 900mila euro in tutto, di cui 800mila per il restyling e 100mila per l’avvio di un progetto – concesso per il restauro dell’ex discoteca Seven Up, sita in via Fosso degli Ulivi.
Il motivo? Dopo tutto questo tempo – il finanziamento era stato concesso nel 2011 – il Comune di Formia non l’aveva ancora utilizzato, né pareva intenzionato a farlo in tempi brevi – nell’aprile del 2018, la Regione, per avere una ricognizione dello stato dei lavori, chiese al Comune a che punto fossero gli stessi, mai neanche iniziati-.
Una storia tormentata quella del Seven Up, che aveva regalato a Formia una movida non indifferente, per poi essere rasa al suolo nell’agosto del 1985 da un’esplosione di cui ancora poco è stato reso noto – all’epoca dei fatti sembrò un’azione violenta da parte della criminalità organizzata -. Ora, da anni, verte in uno stato di totale abbandono, al punto da diventare una vera e propria discarica a cielo aperto – erbacce, vetri rotti, rifiuti abbandonati a terra.-
Il caso
Il caso relativo alla revoca del finanziamento, in realtà, è esploso già lo scorso gennaio, quando la Regione scrisse al Comune di Formia, comunicando, appunto, che non solo che i fondi ricevuti a novembre 2011, con decreto della Giunta Regionale numero 528 per “interventi a carattere edilizio finalizzato al recupero di strutture esistenti per adeguare ad erogazione di servizi sociali”, sarebbero venuti meno, ma che il Municipio avrebbe dovuto anche restituire l’anticipo di 90.000 euro – 10% del totale – ottenuto nel 2013.
Il danno e la beffa
Agli inizi degli anni 2000 il Seven Up venne acquistato, dal Comune di Formia, al costo di 700 milioni di lire, pagati dalla collettività. Soltanto nel 2012 la situazione sembrò smuoversi: l’allora Giunta Forte approvò – con Delibera n.18/2012 – l’istituzione di un centro alcologico, un Polo sociale e sanitario da realizzare attraverso la riqualificazione dell’ex Seven Up e “l’utilizzazione di diverse figure professionali sanitarie e sociali da reperire mediante gara pubblica.”
E, invece, dopo 7 anni da quella delibera, il Seven Up, ancora una volta, diventa il simbolo di un Paese che non va: l’immobile è nel degrado, lasciato all’incuria del tempo. I fondi per la ristrutturazione sono stati revocati e, con loro, sfuma anche la possibilità di nuovi posti di lavoro e di un rilancio della città.
(Il Faro on line)