Trovata morta Simonetta D’Alessandro, il giudice che firmò gli arresti per il clan Spada
Il magistrato è stato anche titolare dell’inchiesta Fini-Tulliani
Roma – A dare l’allarme è stato il figlio che, preoccupato perché non aveva più notizie della madre, si è presentato nel pomeriggio alla stazione Prati dei carabinieri. I militari sono entrati nell’abitazione trovando all’interno il cadavere. La vittima è “eccellente”: si tratta di Simonetta D’Alessandro, magistrato, giudice di sezione al Tribunale di Roma, già titolare dell’inchiesta Fini-Tulliani e colei che come Giudice per le indagini preliminari ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 32 persone considerate appartenenti al ‘clan’ Spada.
In casa tutto era in ordine: nessun segno di effrazione sulla porta o sulle finestre. Il medico legale, nel corso di un primo esame, non ha riscontrato segni evidenti di violenza. Gli investigatori ipotizzano un malore.
Nata a Foggia 58 anni fa Simonetta D’Alessandro è stata titolare dell’inchiesta Fini-Tulliani e all’inizio dell’anno ha firmato come gip l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 32 persone considerate appartenenti al ‘clan’ Spada. Nel 2016 decise l’archiviazione dell’ultima inchiesta sulla morte di Roberto Calvi, il presidente del Banco Ambrosiano trovato impiccato sotto il Ponte dei Frati Neri a Londra il 18 giugno 1982. Nella sua lunga carriera si è occupata anche di terrorismo e nuove Brigate rosse.