Simone Barlaam, eletto migliore atleta del Mondiale di Londra
Tanti voti per il pluricampione iridato dei recenti Mondiali di nuoto paralimpico. 5 ori e 1 argento in palmares. La gara vinta con Morlacchi la più bella del torneo.
Milano – Una meraviglia Simone in acqua. Ha stupito a Londra. Voleva vincere Barlaam ma anche divertirsi. E grazie alle sei medaglie vinte e messe al collo con orgoglio, gli obiettivi pre – competizione sono stati centrati, con evidente talento.
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Il pluricampione mondiale di nuoto paralimpico, giovanissimo e studente universitario in Ingegneria Civile, ha conquistato il Mondiale di Londra 2019. Non solo in piscina, circa un mese fa, ma anche dopo. Sui social. Come per Carlotta Gilli, l’Italia festeggia ancora. Il migliore. E lui lo è per chi lo ha votato sui social nei canali della Federazione Internazionale. Il più bravo. Il campione dei campioni. Nella categoria maschile è Simone l’atleta che è rimasto nel cuore e nelle menti. 5 ori per lui. Il primo nel mondo nei 100 stile, nei 100 dorso, nei 100 farfalla, nei 50 stile e nella staffetta della 4×100 stile insieme a Federico Morlacchi, Antonio Fantin e Stefano Raimondi. La stella di una Nazionale azzurra di fenomeni che ha riportato a casa 50 medaglie. E vinto la graduatoria finale del medagliere per Nazioni. In cima l’Italia Team del nuoto paralimpico. E Simone là, dentro l’acqua ad aumentare le medaglie. E’ arrivato anche l’argento nella 4×100 mista maschile insieme a Stefano Raimondi, Federico Morlacchi e Federico Bicelli. Ha partecipato ad un torneo Simone che resterà negli annali del nuoto. Mai prima d’ora la Nazionale italiana aveva vinto così tanto e conquistato il Mondiale: “L’Italia ha vinto i Mondiali”. Proprio così. Una citazione lecita. Vera. E Barlaam ha fatto brillare il cielo di una parata di stelle che ha inorgoglito il Comitato Italiano Paralimpico e il movimento italiano in crescita.
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Gli allori sono importanti, ma anche i record. E allora ecco i primati al Mondiale. Velocissimo Simone. Nei 100 stile (54”10) e nei 100 dorso (1’01″22). Nei 50 stile tocca la piastra dell’unica vasca in gara in 24 secondi netti. Senza fiato, senza storia per gli avversari. Il migliore, anche lì. Di un secondo in meno Barlaam, rispetto agli Europei di Dublino dell’anno prima. E a quanto allenamento bisogna dedicarsi per scendere di un secondo ? Tanto. Con sacrificio e dedizione. La passione per il nuoto. Cresciuto in vasca, come il pluricampione mondiale aveva raccontato a Il Faro on line, alcuni giorni prima del Mondiale, in raduno collegiale al Polo Natatorio di Ostia(leggi qui), il nuoto è diventato uno stile di vita. Gioie, condivisioni e amici. E anche con loro Simone ha conquistato un record. Quello in staffetta. Nella 4×100 stile maschile. Con il tempo di 3:46’83. Amici allora, compagni di squadra. E soprattutto uno. E pure al Mondiale condiviso un pezzo di strada (o un pezzo di gara e un pezzo di primo gradino del podio) con Federico Morlacchi. Il modello di Simone. Chi non ricorda quell’istante ? Nei 100 farfalla entrambi primi. Al tocco della piastra, il tabellone dell’Acquatics Centre quasi impazzito e poi la classifica. Simone e Federico primi. Campioni mondiali ex – equo. E tutti a stupirsi: “Fratelli complementari di vasca”. Diceva Morlacchi accanto a Simone, nell’intervista di Barlaam per i lettori de Il Faro on line. Magia, che solo il nuoto paralimpico è in grado di creare. Felici tutti e due al termine della gara probabilmente più bella mai vista e insieme. A festeggiare. A sorridere. Ad abbracciarsi. A non credere a quello che avevano appena fatto. Frutto del talento. Frutto dei progressi. Frutto di strategie di crescita sportiva che raggiungono la perfezione e che fanno conquistare il perfetto anche agli atleti. E allora ecco i tanti ricordi per un Mondiale indimenticabile che ha portato a quota 44 le medaglie vinte nel palmares personale.
Nella classe S9 è l’atleta della Polha Varese il migliore al mondo. Tutto diventa possibile con le Paralimpiadi di Tokyo 2020 alle porte. Slot e spazi qualifica già conquistati. Saranno le prime per lui. E l’esordiente che vince..potrebbe delineare un’altra favola da raccontare. Prima ci saranno un po’ di esami all’Università, come tanti allenamenti e tornei. Europei 2020 e Swim Series. E’ lunga la strada verso Tokyo, ma Simone è veloce, velocissimo.
Foto : Augusto Bizzi/Finp
(Il Faro on line)