Lazio, solito blackout e i biancocelesti escono sconfitti dal Celtic Park
Inzaghi: “È difficile digerire una sconfitta del genere. Giocando con questo spirito passeremo il turno. Dovremo fare 3 grandi partite”
Glasgow (Scozia) – Lazio bella con troppi errori. I biancocelesti, dopo il vantaggio al 40° con Lazzari nel primo tempo, sono stati raggiunti dal Celtic al 22° del secondo tempo con Christie e puniti nel finale (44°) su un’incursione in area del difensore biancoverde Jullien che, indisturbato, nell’area piccola laziale colpiva di testa il pallone, indirizzandolo alla destra di Strakosha.
Lazio che torna da Glasgow con molto amaro in bocca. Amaro che deve essere, immediatamente, trasformato in sana voglia di rivincita già da domenica sera contro la Fiorentina al Franchi di Firenze.
Una disfatta bianocelste, quella in terra scozzese, che è inevitabile mal digerire, anche perché la Lazio per gran parte della partita, ha incantato i propri tifosi e non solo… Giocare con ritmi alti in uno stadio storico con 60.000 spettatori della tifoseria locale, non è da tutti. Ora, è comprensibile che, sollecitati dalla sconfitta, qualcuno cerchi un capro espiatorio su cui sfogare la delusione ricevuta. Ecco, allora, che spuntano già i nomi (Gattuso) del successore di Mister Inzaghi, pronto a prendere il posto dell’allenatore piacentino cui vengono addossate le colpe dei mancati risultati in campionato ed in Europa League; così come le solite critiche alla società riguardo gli acquisti fatti, quelli che si sarebbero potuti fare e quelli che non verranno mai fatti.
La critica, come abbiamo detto altre volte, ci sta è deve esserci, come è giusto che sia. Forse, senza lasciarsi prendere dall’emotività, si dovrebbe avere un maggiore equilibrio nel giudizio che deve essere critico e costruttivo. Al contrario, rischia di minare, ulteriormente, tutto l’ambiente Lazio, penalizzando il cammino della squadra nel raggiungimento dei propri obiettivi. Questo, anche perchè, guardandola giocare, il problema non sembra di natura tecnico/tattica, piuttosto di una concentrazione calcistica/agonistica, debole per una squadra che vuole puntare ai vertici in campionato e in Europa.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
Lennon – “Il capitano è un fuoriclasse. Poi la squadra è in crescita. Era importante non perdere e questa era una gara da Champions. Sono felice che la squadra ora abbia sette punti in classifica. Dopo sette occasioni ho battuto una squadra italiana. Sono orgoglioso e dobbiamo esserlo tutti noi. Non vedo l’ora di giocare la partita di ritorno. Ci sono aspetti che vorrei migliorare, ma per noi oggi con la Lazio era difficile trovare spazio nell’aerea di rigore, così abbiamo giocato con più lanci lunghi. Forster?Fantastico su Parolo, lui è un fuoriclasse ed è bello che sia venuto qua.”
S. Inzaghi – “Abbiamo fatto una grande partita contro un avversario di valore. È difficile digerire una sconfitta del genere. Sicuramente giocando con questo spirito ne perderemo poche. Giocando con questo spirito passeremo il turno. Dovremo fare 3 grandi partite. I nuovi? Hanno fatto tutti bene, voglio parlare di una prestazione grazie alla quale avremmo meritato altro. I ragazzi devono continuare a giocare così, perché allora andremo lontano.”
Il tabellino della gara
Celtic (4-3-3): Forster; Elhamed (38° st Bitton), Ajer, Jullien, Bolingoli-Mbombo (40° st Hayes); Forrest, Brown, McGregor; Christie, Edouard, Elyounoussi (21° st Rogic).
A disp.: Gordon, Bayo, Sinclair, Bauer.
All.: Lennon
Lazio (3-5-2): Strakosha; Bastos, Vavro, Acerbi; Lazzari, Parolo, Leiva, Milinkovic, Jony (24° st Lulic); Caicedo (40° st Cataldi), Correa (28° st Immobile).
A disp.: Guerrieri, Luiz Felipe, Patric, Berisha.
All.: Inzaghi
Arbitro: Bebek (Croazia)
Marcatori:
40° pt Lazzari (L), 22° st Christie (C), 44° st Jullien (C)
Ammoniti: Elyounoussi, Jullien, Ajer (C), Bastos, Cataldi (L)
(Il Faro online)