Simeone sul recupero dell’ex carcere di Santo Stefano: “Mozione approvata. La Regione lavori per non perdere il finanziamento”
Simeone: “La scadenza dei fondi è fissata per il 1 gennaio 2021. Se non saranno impegnati entro quella data, per lavori di consolidamento dell’ex carcere, cambieranno destinazione d’uso.”
Ventotene – “Ritengo importante l’approvazione unanime del Consiglio regionale della mozione che impegna il presidente Zingaretti e la giunta regionale ad intervenire sulla vicenda del progetto di recupero del carcere di Santo Stefano ed eventualmente a chiedere una proroga della scadenza del finanziamento.
Occorre evitare che gli 80 milioni di euro, finanziati dal Fondo per lo sviluppo e coesione 2014-2020, vadano perduti. Il tempo – fa sapere, in una nota, Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità – stringe, dal momento che la scadenza di questi fondi è fissata per il 1 gennaio 2021. Se non saranno impegnati entro quella data, per lavori di consolidamento della struttura, cambieranno destinazione d’uso.
La struttura oggi si presenta in uno stato di totale abbandono con edifici pericolanti e anche il semplice approdo all’isola, vietato per il rischio di incolumità pubblica, risulterebbe difficile.
Nell’ottobre del 2015 – prosegue la nota – è stato costituito un Tavolo tra Ministero per i beni e le attività culturali, regione Lazio, Agenzia del demanio e comune di Ventotene e nel gennaio del 2016, l’allora premier Renzi, il ministro Franceschini e il presidente della Regione Lazio Zingaretti annunciarono il piano di recupero.
Nel febbraio 2018 si è svolta l’ultima riunione del tavolo permanente per proseguire l’iter del progetto di recupero e da allora non è stato più convocato. Manca poco più di un anno alla scadenza del finanziamento da 80 milioni e serve accelerare i tempi. Dalla Regione Lazio – conclude la nota – mi aspetto un intervento rapido, che favorisca il recupero di un luogo di inestimabile valore architettonico e culturale“.
(Il Faro on line)