La Lazio “Corre…a” Milano e vince 2 a 1 su assist di Luis Alberto
Ciro Immobile Top Player della Serie A, festeggia il suo centesimo gol in biancoceleste. Bene anche Luis Alberto, superbo fantasista del gioco laziale
Milano – La Lazio corre, offre giocate tecniche di alto livello, trova il primo gol con il suo uomo di punta e sempre più capocannoniere della Serie A, Ciro Immobile. Soffre, cambia uomini in campo e poi, fissa la stoccata finale con Correa che sigilla una bellissima prestazione giocata a testa alta e la meritata vittoria raggiunta dopo trent’anni, su un campo “tabù” per la Lazio.
Nell’ultima partita vinta dai biancocelesti a Milano, era in campo “Paolino” Di Canio che su un suo pressing apportato da quest’ultimo nei confronti di Paolo Maldini, lo indusse ad effettuare un’avventato passaggio a ritroso al portiere, beffandolo, siglando così un’autorete storica che decretò la vittoria laziale che ancora oggi ricordiamo.
Quella di ieri sera è un’altra importante vittoria della Lazio che, oltre a sfatare il “tabù” dello Stadio San Siro lato milanista, ha attestato al 4 posto in classifica i biancocelesti a solo un punto dal terzo, attualmente, di proprietà della Roma, comunque, in piena zona Champions League, seppur in condominio con Atalanta e Cagliari. A proposito del Sardi… E’ giusto aprire una parentesi sul gran lavoro che Maran sta facendo con la sua squadra. Straordinari fino a questo punto del campionato per gioco espresso in campo e per la continuità. Una nota negativa invece, riguardo la gara giocata a bergamo contro i bergamaschi, dove un brutto gesto non sportivo visto in campo a fine partita, ha fatto registrare la mancanza di rispetto di Gasperini, allenatore dell’Atalanta, nei confronti del Mister del Cagliari a cui non ha stretto la mano…anzi, quando si sono incrociati, lo ha ignorato. Strano il suo atteggiamento. Forse, all’allenatore dei bergamaschi manca un po’ di umiltà. Le partite si vincono e si perdono e talvolta si perdono anche giocando meglio dell’avversario…questo è il bello del calcio dove non c’è nulla di scontato.
Torniamo alla partita di Milano. La Lazio ha saputo tenere testa ad una squadra, quella rossonera che, sul piano tecnico ha dimostrato di essere inferiore ai laziali che in alcuni momenti hanno, letteralmente, nascosto la palla agli avversari, con tocchi sopraffini in spazi molto ristretti. Grande proprietà tecnica di palleggio e possesso di palla. Sopra a tutti Luis Alberto che sta dimostrando di essere un vero fantasista, e sul passaggio in verticale che ha invitato Correa a tu per tu con Donnarumma, ha evidenziato che non solo il più noto CR7, è in grado di guardare da una parte e con il piede sensibilissimo, accarezzare la palla in una direzione opposta a quella in cui stava guardando, mandando in rete un suo compagno. Eccezionale!!!
Altro dato storico, è quello del centesimo gol siglato da Ciro Immobile, Top Player di questa squadra e non solo… Se Immobile dovesse mantenere questa media gol, quest’anno potrebbe raggiungere addirittura Beppe Signori a 126 gol e appostarsi insieme a lui al secondo posto della classifica generale, dietro al mitico e fin ad oggi irraggiungibile, Silvio Piola, fermo a 147 reti segnate in biancoceleste.
Volendo cercare qualcosa che ieri non ha funzionato, l’ingenuità del portiere Strakosha che, con un passaggio con i piedi appoggiava il pallone per l’avversario sul quale poi interveniva, successivamente, per scongiurare la rete milanista; e la prestazione insufficiente per Milinkovic-Savic che stenta a trovare la condizione giusta. I tifosi laziali lo devono aspettare senza spazientirsi, perché con un Luis Alberto così e davanti Immobile superstar con Correa che inizia a centrare la porta…quando il serbo sarà al meglio, ci sarà da divertirsi.
Ed ora, concentrati alla partita di giovedì prossimo contro il Celtic in casa, fondamentale per il proseguimento della Lazio in Coppa Europea. Un solo risultato utile…Vincere!!!
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
Pioli – “Secondo me la squadra è in crescita. Per la nostra classifica, per la nostra fiducia, per l’ambiente era importantissimo cercare di vincere. Ma la prestazione la squadra l’ha fatta con generosità e spirito, prendendosi rischi ma creando anche. La strada è quella giusta. Ci stiamo avvicinando ad un livello alto. Vero, abbiamo perso e continuiamo a perdere con le formazioni più in alto in campionato, ma la strada è giusta e dobbiamo continuare ad alzare il livello delle prestazioni.
Chiaro che per tutte le squadre è così: il cambiamento del risultato cambia l’atteggiamento mentale, non ho visto però una squadra che si è arresa, anzi abbiamo lottato. Abbiamo fatto degli errori, sbagliato delle scelte, qualche volta abbiamo verticalizzato quando dovevamo gestire la palla e viceversa, situazioni dove dobbiamo crescere. Quando sono arrivato la squadra era preoccupata, ora vedo giocatori convinti. C’è da lavorare tanto e da lavorare bene. Vero, mi aspettavo di più da Rafael Leao. La sua entrata doveva darci profondità, strappi, situazioni di uno contro uno, perché ha le qualità. Dobbiamo giocare più di squadra, la squadra si è sbattuta, anche se ha giocato giovedì sera. Leao è un ragazzo con grandissimo potenziale, ma deve fare di più. L’apporto dato alla squadra non è stato all’altezza delle sue qualità.
Nel primo gol abbiamo sofferto sì, perché quando si attacca chi rimane dietro, poi, diventa determinante nelle coperture preventive. Nel secondo gol, se vedete, siamo in superiorità numerica, non è che non difendiamo bene: sono situazioni che dobbiamo interpretare con più attenzione e più velocità. Nel secondo gol non eravamo messi male, è solo che abbiamo fatto degli errori. Theo Hernández va sfruttato in fase di spinta, ma poi bisogna anche essere coperti. Non è il momento di puntare il dito contro nessuno, solo con collaborazione e sacrificio possiamo tenere ottimi risultati. Non ci saranno campioni, ma siamo tutti ottimi giocatori. Lavorando con collaborazione, passione, voglia di correre insieme, possiamo toglierci delle soddisfazioni. Essere giovani può incidere, ma siamo giovani maturi che sanno come si deve interpretare una partita, sia chi parte dall’inizio sia chi entra poi dalla panchina.
La squadra stasera ci ha creduto, ha lottato, ha creato cinque occasioni da gol contro una squadra molto forte. Abbiamo tirato più di loro, calciato in porta più di loro, abbiamo subito un gol per un episodio. Quando mancano 10-15’ una squadra che sta facendo quelle prestazione non deve prendere un gol del genere … La squadra è uscita dal campo oggi dagli spogliatoi a testa bassa per la sconfitta ma convinta di avere fatto un’ottima prestazione e di essere in crescita. Oggi (ieri ndr) nel secondo tempo ho giocato a tre. Ante Rebic doveva coprire Senad Lulic, lo ha fatto bene. Non sono le posizioni sul campo a fare la differenza, sono le letture e le interpretazioni. Il nostro aspetto grave è come prendiamo il secondo gol, con le coperture preventive giuste. Lì abbiamo pagato la partita, torniamo a casa con un risultato negativo ma con una prestazione che mi è piaciuta sotto tanti punti di vista contro una squadra che se non arriva quarta, per loro, sarà una delusione molto forte.”
S. Inzaghi – “Crisi cancellata, abbiamo vinto partita importante e meritata contro una buonissima squadra. Abbiamo preso un gol fortuito ma siamo stati bravi a rimanere in gara. Abbiamo avuto qualche problemino ma anche dopo le sconfitte vedevo la squadra giocare bene, le prestazioni c’erano, ci abbiamo messo del nostro, ma abbiamo sempre fatto prestazioni all’altezza. Penso che con i risultati di oggi la classifica si sia accorciata. Ora bisogna dare continuità di prestazioni e risultati. Sicuramente dobbiamo lavorare per toglierci qualche disattenzione. Mercoledì col Toro eravamo stati bravissimi e penso anche a Firenze. Stasera c’è stata un po’ di sfortuna. Ma è normale che giocando così proponiamo tanti uomini in attacco e dietro dobbiamo essere più bravi a prevenire certe situazioni, recuperare e compattarci.
Dobbiamo partire dal presupposto che quando comandiamo la partita 9 su dieci vinciamo. Anche stasera non era semplice perché veniva 3 su 3 a pressarci. Ma dobbiamo ancora migliorare, nel partire da dietro oggi potevamo fare meglio soprattutto nel primo tempo. Sapevamo che il Milan non poteva tenere quei ritmi avendo giocato giovedì ma non possiamo limitarci a mettere palle solo su Milinkovic dobbiamo anche costruire sennò si affatica troppo.
Per noi era importantissimo dare seguito alle due vittorie. Venivamo a San Siro con loro che avevano vinto giovedì. Dopo aver preso l’uno a uno non era semplice reagire. i giocatori sono stati bravi a reagire. Luis Alberto si sta meritando di essere tornato in nazionale tre partite una meglio dell’altra. Stasera non era facile fare la terza partita a livelli altissimi. Lui è un giocatore che deve sentire fiducia e noi gliela stiamo dando perché se la merita. Da due anni e mezzo è impressionante il suo livello
Nel calcio le critiche si sa che ci sono. Non mi sono mai sentito in discussione. Ho sempre avuto la società dalla mia. A giugno ho fatto delle riflessioni, ma non ho voluto lasciare dopo tornati anni. Credo fortemente in questo gruppo e in questa squadra e sapevo che potevamo migliorarci ancora. Non è facile dopo una Supercoppa e una Coppa Italia ma dobbiamo puntare ad alzare l’asticella.
Luis Alberto è due anni e mezzo che gioca con questa costanza e per noi è un valore aggiunto. Oggi era la terza partita consecutiva in 7 giorni da 90 minuti e tutte ottime prestazioni e merita sicuramente un plauso. Ma oggi sarebbe riduttivo parlare solo di lui. Tutti hanno fatto una grandissima prestazione.
Volevamo questa vittoria, ci eravamo prefissati di vincerla e abbiamo incontrato un Milan che non ho sopravvalutato. Secondo me abbiamo trovato un Milan che nel primo tempo ha fatto pressioni e qualità e dovevamo essere bravi. Sapevo che nel secondo tempo i ritmi si sarebbero abbassati e avremmo potuto controllare meglio il gioco.
Il Tabellino della gara
MILAN (4-3-3): G.Donnarumma; Calabria, Duarte, Romagnoli, Hernandez; Krunic (85° Bonaventura), Bennacer, Paquetà (53°st Leao); Castillejo (35° Rebic), Piatek, Calhanoglu.
A disposizione: A.Donnarumma, Reina, Conti, Gabbia, Kessié, Biglia, Rodriguez, Borini, Caldara, Leao.
Allenatore: Pioli.
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Bastos, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic (59° Parolo), Leiva, Alberto, Lulic; Immobile (60° Caicedo)-(81° Cataldi), Correa.
A disposizione: Guerrieri, Jony, Vavro, Berisha, Luiz Felipe, Patric, Adekanye, Lukaku, Marusic.
Allenatore: Inzaghi.
ARBITRO: Calvarese di Teramo.
MARCATORI: 25° Immobile (L), 28° aut. Bastos (M), 83° Correa (L)
NOTE: Ammoniti Duarte, Krunic, Bennacer (M); Milinkovic, Radu, Leiva, Cataldi (L). Recupero 1’pt – 5’st.
(Il Faro online)