Pulizia delle spiagge a Gaeta: tutti i nodi vengono al pettine?
L’obiettivo delle indagini è verificare se, effettivamente, l’Ecocar ha svolto la pulizia degli arenili di Gaeta nei giorni fissati dal capitolato e per tutta la durata stabilita.
Gaeta – Frode in pubbliche forniture. Sarebbe questa l’ipotesi di reato, oltre a quella di falso, su cui la Guardia di Finanza di Formia, su delega della procura di Cassino, sta indagando da oltre dieci giorni.
Protagonista delle indagini è la Ecocar, la società che si occupa del servizio di raccolta dei rifiuti a Gaeta – il contratto vale sei milioni l’anno e scade a maggio del 2020 – e, soprattutto, la sua efficienza nel pulire gli arenili pubblici, che, in una città turistica come Gaeta, hanno la loro rilevanza economica.
La Guardia di Finanza ha già acquisito tutti i documenti relativi siti in Comune e ha ascoltato, come persone informate sui fatti, sia i dipendenti della società, che i titolari degli stabilimenti di Serapo e Sant’Agostino. L’obiettivo? Verificare se, effettivamente, l’Ecocar ha svolto la pulizia degli arenili nei giorni fissati dal capitolato e per tutta la durata stabilita – ovvero l’estate-.
È proprio questo, infatti, il punto cruciale che ha portato alle indagini: una serie di anomalie sui giorni e sugli orari di raccolta dei rifiuti sul litorale.
Delle incongruenze erano già emerse nell’estate del 2018, a cui però, pare non fecero seguito multe a carico della società né per omissioni o inadempienze contrattuali, motivo che ha portati i finanzieri ad approfondire i controlli sul lavoro degli uffici del Comune di Gaeta, a cui, per primo, spetta il riscontro dei servizi.
Considerando che in molti tratti di arenile pubblico, rispetto a quelli dati in concessione, la situazione generale è di sporcizia, la domanda è lecita: l’indagine svelerà soltanto un senso di inciviltà sempre più acuito da parte dei bagnanti o porterà al pettine tutti i nodi riguardo l’efficienze e l’efficacia degli interventi di Ecocar in merito?
(Il Faro on line)