Fiumicino è l’aeroporto migliore d’Europa, conviene investire negli aeroporti?
Le infrastrutture aeree del nostro Paese hanno visto transitare nel 2018 la quota record di 185 milioni di passeggeri, contribuendo al PIL per il 3,6%
L’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino è il migliore d’Europa. Il riconoscimento è arrivato pochi giorni fa dall’ACI (Airport Council International), associazione indipendente che misura ogni anno la qualità percepita dai passeggeri di oltre 300 aeroporti nel mondo. Un nuovo successo per la società pilotata dal gruppo Atlantia, che potrebbe avere ripercussioni positive sulla sua quotazione in borsa.
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Fiumicino, un’eccellenza italiana degna di Warren Buffett
Le compagnie aeroportuali non figurano – almeno per il momento – nel “Warren Buffett portfolio“, il portafoglio di titoli di borsa del celebre finanziere statunitense, considerato un guru degli investimenti azionari. Potrebbe essere solo una questione di tempo, perché un investimento nel settore dei trasporti aerei, soprattutto per infrastrutture internazionali in una capitale del turismo mondiale, meriterebbe una riflessione. Nella top ten dell’Oracolo di Omaha, come è chiamato l’investitore americano, figurano invece le azioni di Coca Cola, Apple, Kraft Heinz, American Express e Bank of America, istituto finanziario di cui la società del magnate detiene la maggioranza. Ci sono anche JPMorgan Chase, la banca d’investimento Goldman Sachs, l’agenzia di rating Moody’s, US Bancorp e il colosso della finanza Wells Fargo & Co.
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Un anno di successi per l’aeroporto di Fiumicino
Reduce da un annus horribilis con il crollo del ponte Morandi di Genova e la minaccia del governo italiano di revocare le concessioni delle autostrade, nel 2019 Atlantia sta ottenendo alcune soddisfazioni grazie alle sue società aeroportuali. Oltre a Fiumicino, il gruppo controlla gli aeroporti di Roma Ciampino, Nizza, Cannes-Mandelieu e Saint-Tropez, ma è in Italia che sta registrando risultati positivi. La partita per il salvataggio di Alitaliaè ancora aperta (la cordata composta da Atlantia, Ferrovie dello Stato e Delta han ottenuto una proroga per la presentazione del business plan per salvare la compagnia nazionale), Fiumicino ha ampliato la sua offerta con nuove tratte aeree (tre delle quali verso Chengdu, Shenzhen e Hangzhou, a completare la sua già ampia offerta di voli per la Cina) ed oggi ottiene il riconoscimento dall’ACI, confermandosi migliore degli altri aeroporti per qualità dei servizi, efficienza delle infrastrutture ed innovazione tecnologica.
I principali aeroporti italiani quotati in borsa
Le infrastrutture aeree del nostro Paese hanno visto transitare nel 2018 la quota record di 185 milioni di passeggeri, contribuendo al PIL per il 3,6% secondo il rapporto dell’International Center for Competitiveness Studies in the Aviation Industry. Alcune di esse sono già da tempo quotate in borsa, mentre altre si preparano a fare il loro ingresso sui mercati. Sono già società per azioni la Toscana Aeroporti, che comprende gli scali di Firenze e Pisa e che nel 2018 ha registrato utili netti per 131,9 milioni di euro (+9,2% rispetto al 2017), il Polo aeroportuale del Nord Est e l’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, le cui prime azioni sono state vendute nel 2015. Anche Aeroporti di Puglia (Adp), azienda al 100% pubblica, si prepara ad entrare a breve in Borsa.
I risultati degli investimenti nelle infrastrutture aeroportuali italiane hanno ripercussioni positive sulla percezione dei viaggiatori e, di conseguenza, sulla loro attività. Gli effetti di questo circolo virtuoso si vedono sulle quotazioni in borsa degli aeroporti italiani, che aumentando il loro valore possono procedere a nuovi investimenti, puntando sull’innovazione e contribuendo indirettamente a migliorare l’economia italiana.