Il senatore De Vecchis (Lega) “inventa” l’Alberto da Giussano romano

Alberto da Giussano rivisitato in chiave capitolina… per la “conquista” del centro
Roma – Alberto da Giussano – spiega l’Enciclopedia Treccani – fu, secondo una diffusa tradizione (cantata dal Carducci nella Canzone di Legnano e consacrata persino nel Famedio del cimitero monumentale di Milano), il comandante della famosa e leggendaria “Compagnia della morte”, che nella giornata della battaglia di Legnano (29 maggio 1176), decisiva per il contrasto tra i Comuni italiani e l’imperatore, avrebbe, col suo disperato valore, salvato il Carroccio, risolvendo favorevolmente una situazione bellica che diventava sempre più pericolosa e minacciava di trasformarsi in una rotta per le forze della Lega lombarda.

Le due versioni di Alberto da Giussano
E’ diventato poi simbolo della Lega Nord di Umberto Bossi, e ancora oggi è presente nel simbolo della Lega Salvini. Ma i tempi sono cambiati, Roma non è più “ladrona” e la Lega non prende più voti solo al nord-est, ma in tutto lo Stivale.
E allora perché non ritoccare quel simbolo, per avvicinarlo un po’ alla nuova geografia politica? A farlo ci ha pensato il senatore leghista di Fiumicino, William De Vecchis, che ha proposto di realizzare spillette con un Alberto da Giussano… romano.
La spada è sempre quella, ma alla base, al posto del leone di San Marco, ecco spuntare la scritta SPQR (Senatvs PopvlvsQve Romanvs), a determinare una nuova funzione capitolina della celebre spada milanese.
Sparita già da tempo dunque la scritta “Nord” nel simbolo della Lega, l’ulteriore passaggio è romanizzare Alberto. D’altronde, a Roma, il nome Alberto è tra i più amati dal dopoguerra…