Formia e la risonanza magnetica mai entrata in funzione, Simeone presenta un’interrogazione a Zingaretti
Simeone: “Agli utenti bisogna dare risposte concrete, in primis sul perché della mancata attivazione, in secondo luogo sulla tempistica della messa in funzione.”
Formia – “La vicenda della Risonanza magnetica nucleare del Dono Svizzero di Formia ha ormai assunto contorni tragicomici, non degni di un Paese civile! A distanza di 7 anni dall’acquisto l’apparecchiatura non è mai entrata in funzione.
Per questo – fa sapere, in una nota, il consigliere regionale pontino di FI Giuseppe Simeone – ho presentato un’interrogazione al presidente Zingaretti e all’assessore D’Amato per chiedere quanto tempo ancora, considerata la lunga attesa che si protrae da anni, dovranno attendere i cittadini del Comune di Formia e dell’intero territorio sud pontino per avere un ospedale dotato dell’apparecchiatura per effettuare la risonanza magnetica.
Nonostante dal 21 novembre 2012 siano trascorsi “solamente” sette anni dall’acquisto del macchinario, durante i quali si è assistito ad una serie incredibile di passaggi burocratici (una cinquantina), la promessa solenne del dottor Casati (direttore generale dell’Asl Latina) riguarderebbe una nuova apparecchiatura, all’avanguardia, capace di diagnosticare con 64 strati, anziché con i 32 della precedente apparecchiatura, ovvero quella mai usata!
Agli utenti bisogna dare risposte concrete, in primis sul perché della mancata attivazione di questo importantissimo strumento diagnostico, in secondo luogo sulla tempistica prevista per avere finalmente un macchinario funzionante in un nosocomio di primaria importanza per l’intero territorio.
Non va dimenticato che- conclude la nota – la mancata utilizzazione di un’apparecchiatura costosa inutilizzata è equiparabile allo spreco di denaro pubblico e pertanto non tutela l’interesse dei cittadini”.
(Il Faro on line)