Erosione a Fregene, i balneari: “Interventi immediati o la politica vada a casa”
Lollini e Mancini: “A rischio non solo l’apertura della prossima stagione balneare ma la sopravvivenza stessa delle strutture”
Fiumicino – “Un novembre drammatico. Il mare è avanzato a tal punto da stravolgere la costa del litorale romano. A Fregene stabilimenti storici sventrati dalle onde. A Focene l’acqua è arrivata alle case e alle pompe del depuratore rischiando di compromettere il funzionamento di tutto il sistema fognario. Anche a Fiumicino l’erosione ha cancellato molte scogliere, per troppi anni senza alcuna manutenzione, e il mare ha ormai circondato molti chioschi sul lungomare”.
E’ quanto si legge in un comunicato diffuso da Federbalneari Fiumicino e Balnearia Litorale Romano, che reca in calce la firma dei presidenti Sarah Lollini e Simonetta Mancini. Che proseguono: “A rischio non solo l’apertura della prossima stagione balneare ma la sopravvivenza stessa delle strutture, in queste condizioni così compromesse, una ulteriore mareggiata provocherebbe il tracollo del sistema balneare. Centinaia di famiglie senza un futuro, spiagge cancellate con tutto quello che vi si trovava sopra, duna del Wwf con Sic (Sito di interesse comunitario) compreso.
Un sistema turistico e naturalistico in ginocchio nel completo silenzio delle istituzioni che hanno assistito immobili al tracollo senza nemmeno far sentire in questi giorni la loro voce – aggiungono i balneari -. A parte il Geotubo per Fregene, inutile perché realizzato con 5 anni di ritardo con prescrizioni che ne hanno vanificato possibili effetti, dopo tanti anni ancora non esiste neppure un’ ipotesi strutturale di difesa della costa.
È questa l’attenzione, il senso di responsabilità e il tempismo che devono avere gli amministratori nelle mani dei quali i cittadini affidano il loro destino? L’assessore regionale Mauro Alessandri, sempre accompagnato dal sindaco Esterino Montino, ha effettuato diversi sopralluoghi sulla costa di Fregene e Focene, promettendo alternativamente interventi, tavoli rotondi e quadrati ai quali non si è poi seduto nessuno e senza definire mai neppure un’ipotesi di soluzione di tutela della costa.
Ricordiamo, inoltre, come il Comune di Fiumicino per ben due volte, negli ultimi bandi regionali, abbia ‘dimenticato’ (leggi qui) di chiedere i fondi alla stessa Regione per il ripascimento della costa. Interventi non risolutivi ma utili per guadagnare qualche metro di arenile durante la stagione balneare. È chiaro come, a questo punto, non ci sia più tempo: senza interventi immediati insieme alla costa verranno spazzate via intere località balneari che non saranno mai più come le hanno conosciute generazioni di persone.
Per tutte le esposte ragioni, nel caso in cui anche questo appello cada per l’ennesima volta nel vuoto, chiediamo le dimissioni degli amministratori responsabili di questo scempio lungo tutta la catena di comando. Incapacità politica di gestire il territorio, gravi inadempienze, reiterata mancanza di qualunque soluzione a un problema gravissimo e soprattutto presa in giro di migliaia di famiglie. Che tutti questi signori in un simile disastro abbiano almeno un rigurgito di dignità e lascino le loropoltrone“.
(Il Faro online)