Massimo Di Luigi: “Unione Italiana Karate per crescere insieme e condividere principi comuni”
Si sono conclusi i Campionati Italiani di karate. La Fiam ha partecipato con altre tre sigle. Sul tatami il primo torneo dell’Unione Italiana Karate. Il Presidente spiega obiettivi e finalità
Roma – Si è svolto l’ultimo appuntamento dell’anno targato Federazione Italiana Arti Marziali. Dopo l’impegno alla Coppa Europa Wadokai e poi al Mondiale concluso alcuni giorni fa, con successo di medaglie azzurre, la Fiam ha svolto il suo campionato.
Un campionato speciale di karate. Infatti a Cervia, località consueta che ospita abitualmente i tornei italiani della Federazione, hanno preso parte al torneo ben quattro organizzazioni. Non solo la Fiam, ma anche la Fki, la Tka e Wuka. Tutte hanno trovato spazio nell’Unione Italiana Karate. Sigla che riunisce le partecipanti al torneo. L’obiettivo corale è quello di ottimizzare organizzazione e tecnica, per il bene di un karate che vuole continuamente crescere. In concertazione ai principi comuni condivisi.
A margine della competizione è stato il presidente Massimo Di Luigi a parlare. Come riporta la pagina ufficiale Facebook della Fiam.
Di seguito le dichiarazioni di Di Luigi
“Il 1° Campionato Nazionale dell’Unione Italiana Karate si è concluso con una ottima partecipazione di atleti in rappresentanza delle quattro sigle presenti: FIAM, FKI, TKA, WUKA.
Una gara caratterizzata da un buon livello tecnico ed agonistico, dalla efficace convivenza di tre regolamenti diversi, da una organizzazione efficiente e puntuale, ma soprattutto da una generale sensazione di armonia e voglia di fare bene insieme.
Cervia ha rappresentato una pietra miliare nel percorso di condivisione ed unificazione che l’ UNIONE ha intenzione di realizzare.
L’ambizioso progetto di unificazione pone nella condivisione e cooperazione i suoi principi fondamentali, accogliendo con favore ed entusiasmo tutte le sigle ed organizzazioni disposte a partecipare e collaborare per un vantaggio comune.
L’attività prevista sarà di carattere nazionale ed internazionale, proporrà opportunità di crescita sportive e didattiche. Intenderà curare gli aspetti della pratica sportiva e tradizionale, rispettando le diverse identità tecniche ed organizzative. Alla prossima! “
(Il Faro on line)