Gregorio Paltrinieri imperatore d’Europa nei 1500: “Ho dato tutto, sono felicissimo”
Una gara tattica e di grande tenacia per l’atleta delle Fiamme Oro. Ha vinto la medaglia del titolo a Glasgow. Il campione olimpico dei 1500 stile libero si è ripreso l’oro in vasca corta
Glasgow – Chissà se l’emozione è stata la stessa. Forse no. Ma probabilmente il batticuore è stato lo stesso in camera di chiamata. Lo aveva raccontato a Il Faro on line Greg, appena 20 giorni fa. Nella sua intervista dove si raccontava e dove riviveva anche l’oro di Rio 2016 (leggi qui), l’atleta azzurro era tornato a quel momento. La camera di chiamata è sempre il luogo più tosto per gli atleti. È il posto dove tutto ritorna e dove tutti gli allenamenti edesideri si aggrovigliano insieme.
Probabilmente è stato così per lui anche a Glasgow, appena un’ora fa. Perché Re Greg è uscito alla chiamata dello speaker. Si è tolto giacchetto e pantaloni azzurri e si è tuffato in piscina. E ha vinto. Con il tempo di 14:17.14 Paltrinieri è salito sul tetto d’Europa. Si è messo al collo la medaglia numero 52. L’alloro dorato della consapevolezza, della tranquillità. Così è apparso appena conclusa la gara e appena salito sul podio il campione mondiale degli 800 stile libero in vasca lunga.
In vasca corta ha fatto tris d’oro: 2013, 2015 e poi 2019. Ha costruito con pazienza questo strabiliante risultato al Polo Natatorio di Ostia. Nuotando giorno dopo giorno, la sua disciplina della rivalsa. Lo diceva per i lettori de Il Faro on line: “I 1500 stile li amo particolarmente e rappresentano la gara della rivincita”. (leggi qui). E dava coraggio a chi nella vita i momenti di buio si alternano spesso a quelli di luce. Ce ne sono tanti in gara. Un campione lo sa. E forse anche Greg a Glasgow li ha vissuti: “Pensi a tante cose in vasca”. Aveva raccontato. E questa sera in Scozia ha alzato spada e talento verso il cielo e si è ripreso lo scettro. Ripensando al suo valore unico. Lo ha dimostrato ancora l’Imperatore Greg. In Europa da quattro anni non era il migliore, per i 25 metri. E in mezzo alle altre medaglie e ai tanti successi.
Un campione non fallisce mai e dopo alcune vasche in sordina, alle spalle di un deludente Romanchuk, è uscito fuori il campione. E ha fatto il vuoto dietro, ancora una volta. Mentre respiro a destra e sospiro in acqua contraddistinguevano la favola che stava prendendo forma. Mentre i suoi compagni azzurri sugli spalti gli urlavano di andare avanti. Di non mollare. Anche Christan Minotti, allenatore di Simona Quadarella lo ha seguito da bordo vasca. Tutto è tornato allora. In mente, nel fisico. Tutto ha girato nel verso giusto, probabilmente. Sicuramente è stato così.
Il campione olimpico urla la sua presenza al mondo e al Vecchio Continente. Un ottimo inizio di stagione per Gregorio, direzione Olimpiadi.
Le dichiarazioni di Gregorio Paltrinieri su Federnuoto.it
“Sono contento perchè torno a vincere un 1500 dopo tanto tempo – dichiara il venticinquenne carpigiano allenato da Stefano Morini dal 2011 al Centro Federale di Ostia dove due anni fa si è perfezionato per un periodo anche l’ucraino Romanchuk – All’inizio ho visto l’ucraino che era partito forte e sono rimasto in galleggiamento. Poi a metà gara ho notato che ha rallentato e allora ho iniziato la mia progressione per fortuna vincente. Oggi non avevo le stesse sensazioni di ieri e allora mi sono tenuto coperto, passando un po’ più calmo per poi aprire il gas. Erano passati troppi anni dalla vittoria. Non mi sentivo benissimo e allora ho cercato di non strafare e di andare in progressione. La forma è cambiata dalla batteria alla finale e quindi bisognerà lavorare perchè per fare questo tempo ho dato tutto”.
(Il Faro on line)