Rilancio economico del Lazio meridionale: in arrivo il tavolo permanente per le infrastrutture
Tutti sono stati d’accordo: il Lazio meridionale è un territorio penalizzato dalla carenza di infrastrutture, che, non vede interventi importanti dagli anni “60.
Formia – Il Lazio meridionale, bloccato ormai da anni in una fase di stasi, ha bisogno di un rilancio economico e sociale. La soluzione? Per Confcommercio Lazio sud sta nell’istituire un tavolo permanente di confronto tra Governo, Regione, Amministrazioni locali e che, ovviamente, coinvolga Confcommercio stessa, per iniziare a lavorare in sinergia sulle problematiche che attanagliano questa zona.
Un rilancio che può ripartire, però, solo se si riesce a guardare oltre i confini geopolitici e a intravedere nei vicini ciociari una risorsa, un’alleato che, con noi, può combattere questa battaglia e aiutarci a trovare nuova linfa, specialmente in materia di infrastrutture, ormai obsolete e che necessitano di un’ammodernamento, senza il quale il territorio non può svilupparsi.
Sono queste le volontà emerse ieri, a Formia, durante quello che, in origine, doveva essere un convegno, ma che poi è diventato una fucina di idee, un’incontro tra pensieri anche diversi, ma con un’unico comune denominatore: ripartire, dai territori, dalle eccellenze, dalle nostre bellezze. Ripartire perché stare fermi non fa bene a nessuno.
Lo sanno bene il segretario della Commissione finanze onorevole Claudio Mancini e il vice capogruppo Commissione Finanze e Componente Commissione Bicamerale di Vigilanza Cassa Depositi e Prestiti Raffaele Trano, ospiti di quest’incontro dal titolo ‘Imprese a confronto con i rappresentanti del Governo: Legge di Bilancio, Infrastrutture, Cassa Depositi e Prestiti”, moderato dal presidente di Confcommercio Lazio e Lazio Sud Giovanni Acampora e a cui non poteva mancare il presidente di Confcommercio Formia Giovanni Orlandi.
Un territorio penalizzato dalla carenza di infrastrutture
Tutti sono stati d’accordo: il Lazio meridionale è un territorio fortemente penalizzato dalla carenza di infrastrutture, che, in questo senso, non vedi interventi importanti dagli ormai lontani anni “60.
Per questo, sul tavolo è stata affrontata la realizzazione della Pedemontana, il potenziamento della strada 630 di Formia-Cassino e l’attivazione della Littorina. Tutte opere ormai strategiche per un rilancio che voglia chiamarsi tale e che ha bisogno di avere un traffico snello, vivibile, capace di attrarre nuovamente su di sé le attenzioni di chi vuol commerciare in queste zone.
Un fiume di idee e di progetti – tra i quali spicca anche la metropolitana del mare, proposta dal Sindaco di Formia e capace di unire Minturno a San Felice Circeo -, che ora deve trovare la strada per arrivare nel mare della realtà.
(Il Faro on line)