Scuola, esodati della legge 107/2015 e precari: disagi per tornare nelle sedi di origine

La denuncia del Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani
Scuola – “Il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani prende atto delle molteplici segnalazioni ricevute dai tanti colleghi esodati della legge 107/2015 e precari nel Centro – Nord d’Italia in merito alle disastrose condizioni di viaggio sperimentate durante il proprio tentativo di tornare nelle sedi di origine.
Nonostante i costi proibitivi, che continuano a lievitare in modo scandaloso, senza alcuna forma di calmiere da parte delle forze politiche, proprio a ridosso delle festività, i servizi offerti diventano sempre più scadenti.
È uno schiaffo morale che docenti responsabili, ligi al proprio dovere, impegnati fino all’ultimo giorno di scuola, per non creare problemi alle famiglie e ai propri dirigenti, debbano pagare costi elevatissimi e forme di disservizio intollerabili.
Alcuni episodi molto vistosi sono di dominio pubblico: l’ epopea dei passeggeri di un pullman Milano-Catania lasciati a piedi oppure la vicenda evidenziataci da Alberto relativa al treno 8813 Milano Lecce (bagno rotto banchi del bar che perdono acqua valige ovunque).
Chiediamo maggiore rispetto per i lavoratori che, con sacrificio, insegnano, non per una loro scelta e senza nessun supporto o agevolazione economica, lontano dai propri cari.
Auspichiamo che situazioni così mortificanti e incresciose in futuro possano presentarsi con meno frequenza e si possa concretizzare una soluzione per i docenti allontanati dall’algoritmo della Buona Scuola; nel contempo cogliamo l’occasione per augurare serene festività natalizie a tutto il personale scolastico, agli studenti, alle loro famiglie e alla stampa” – lo dichiara il prof. Romano Pesavento, presidente CNDDU.
(Il Faro online)