Civitavecchia, questione Medio Tirreno, l’incontro in Regione. Frascarelli: “Respingeremo anche questo assalto”
“Si tratta dell’ultimo segmento di acqua pubblica rimasto ai cittadini e per questo, come Comune, stiamo da settimane affrontando una battaglia affinché non sia ceduto”
Civitavecchia – “La difesa degli interessi dei civitavecchiesi non conosce vacanza”. Così il consigliere comunale Giancarlo Frascarelli apre il suo intervento, aggiornando i cittadini sulla questione del Medio Tirreno.
“Anche il 31 dicembre, alle 8.30 del mattino l’Amministrazione Tedesco sarà alla Regione Lazio, in trincea a combattere la sua battaglia per tutelare i beni dei cittadini. Su mandato del Sindaco parteciperò infatti a una riunione con l’Assessore regionale Mauro Alessandri per affrontare il tema del futuro del consorzio Medio Tirreno. Si tratta dell’ultimo segmento di acqua pubblica rimasto ai cittadini e per questo, come Comune, stiamo da settimane affrontando una battaglia affinché non sia ceduto ad Ato1-Talete.
Proprio in queste ore si è registrato un nuovo tentativo in tal senso, nonostante un fitto dialogo intercorso con il segretario di Ato1 Giancarlo Daniele, ma resteremo vigili ed anzi, grazie alla disponibilità dei consiglieri regionali del territorio, in particolare Gino De Paolis, Marietta Tidei e Devid Porrello, siamo riusciti ad organizzare l’incontro presso l’assessorato regionale. Il mandato che ha dato Civitavecchia è chiaro, con la diffida dal procedere a cessioni di qualsivoglia genere o, peggio ancora, alla dismissione di Medio Tirreno”, continua Frascarelli.
“Dispiace che ci sia chi, come l’ex Sindaco, cerca di rompere il fronte comune che stiamo faticosamente creando, magari per coprire qualche sua mancanza del recente passato. Ma a questo punto si riposi: Civitavecchia ha voltato pagina, ora c’è un altro modo di lavorare e questa maggioranza intende continuare coinvolgendo anche le minoranze per cercare di tutelare, e per davvero, i beni pubblici dei civitavecchiesi. Continuando così, Cozzolino sarà costretto a girare per la città con due passamontagna, per essere certo di non essere riconosciuto”, conclude Frascarelli.