Roma vs Torino, le pagelle de Il Faro online: Diawara migliore dei giallorossi, la sosta non ha giovato
Pur consapevole dell’isidiosa sfida col Toro, Mister Fonseca non riesce a far fare una prestazione convincente ai suoi ragazzi dei quali, tranne Diawara, nessuno riesce a mettere in campo la propria qualità.
Roma – Ancora inebriati della succulenta prestazione a Firenze, sfido qualsia tifoso romanista che non abbia pensato che, di questo Torino, la Roma non ne avrebbe fatto un sol boccone. Pronta la smentita. Ed ecco un enorme passo indietro (clicca qui).Quello che doveva essere un viatico per una partenza sprint del 2020, si è poi rivelato un terribile boomerang buono solo per l’ennesima prova di inspettata complicazione della vita. Della partita di ieri, Di Bello, non c’è proprio da conservare nulla, e se la partita durava fino a mezzanotte…la palla non sarebbe entrata neanche col bazooka.
Pau Lopez, 6,5 – In apertura del match salva su Belotti deviando sul palo e, sugli sviluppi dell’azione, blocca il colpo di testa di De Silvestri. Nei minuti di recupero alla fine del primo tempo, è trafitto da una staffilata sotto la traversa di Belotti, ma probabilmente non vede partire il tiro essendo coperto da Mancini. Al 48’ si inarca sul tiro da sotto di Belotti e alza la palla sulla traversa. All’86’ è spiazzato dal rigore preciso di Belotti. Fa il suo dovere.
Alessandro Florenzi, 5 – Pimpante e propositivo sulla fascia destra, dialoga con Zaniolo e cerca di creare occasioni con i suoi cross in area, ma è carente in fase difensiva. Al 73’ è ammonito per proteste su fallo di mano volontario di Izzo, che intercetta il cross di Kolarov poco fuori dall’area: oltre al danno anche la beffa. Si impegna ma non è ancora il “bello de nonna” dei tempi andati. Sfortunato.
Chris Smalling, 5 – Ha il compito, insieme al compagno di reparto, di arginare Belotti quando si aggira sul lato di sua competenza. Al 79’ è imperioso su Berenguer con la Roma sbilanciata; tre minuti dopo disinnesca ancora una volta Belotti ma poi nel rialzarsi da terra colpisce il pallone con il braccio e provoca il rigore del 2-0. Non ruba gli occhi come al solito.
Gianluca Mancini, 5 – Attento, ordinato e aggressivo, fa sentire la pressione sugli attaccanti avversari, ma la sua titubanza in occasione del gol di Belotti costa lo svantaggio: indeciso se aggredirlo o aspettarlo, gli lascia tempo e spazio per portare i granata in vantaggio. Al 64’ commette fallo su Berenguer ed è ammonito per proteste. Al 68’ mastica il pallone davanti al portiere del Torino in difficoltà dopo aver appena respinto un tiro a mezz’aria di Pellegrini. Meno brillante.
Aleksandar Kolarov, 5 – Autore di una prestazione opaca, anche se lascia a referto qualche tentativo di sbloccare il risultato. Al 14’ gli arriva una palla poco fuori l’area, la lascia sfilare, si coordina e scarica il sinistro che esce non di molto. Due minuti dopo, la sua punizione precisa ma non angolata è intercettata da Sirigu. Al 55’ prende il giallo dopo un fallo su De Silvestri. A dieci minuti dalla fine, su punizione, tenta di indovinare l’incrocio dei pali con un tiro di interno sinistro, ma la palla è alta. Sotto tono.
Amadou Diawara, 6,5 – Dopo la pausa, torna ad essere presente e prezioso negli anticipi. Al 28’ è ammonito perché costretto a bloccare la ripartenza di Belotti. Offre un contributo importante in mezzo al campo e dovunque ce ne sia bisogno, tanto da risultare il migliore dei giallorossi. Combattente.
Jordan Veretout, 5 – Torna a ringhiare, però al 40’ commette un grave errore, perdendo una palla pericolosa nelle vicinanze dell’area romanista, per fortuna senza conseguenze. Solido in copertura, al 43’ sfila la palla a Belotti ma subito dopo è ammonito per trattenuta su Aina. Al 52’ respinge Berenguer impedendogli il tiro e fa ripartire la Roma. Sugli sviluppi di una bella iniziativa di Perotti al 62’ gli arriva la palla fuori area ma il suo tiro finisce largo. Esce al 63’ sostituito da Mkhitaryan. Appannato.
Nicolò Zaniolo, 5 – Tenta più di un affondo nella difesa granata con i suoi potenti strappi, ma spesso sbatte sugli avversari oppure è anticipato o non si intende con i compagni. Pressa e combatte ma è poco incisivo. Si spegne nel secondo tempo, probabilmente a causa di sindrome influenzale, tanto che esce precipitosamente dal campo e si dirige subito negli spogliatoi. È sostituito da Ünder. In ombra.
Lorenzo Pellegrini, 5,5 – Già dalle prime battute illumina la scena con le sue giocate e fa pregustare un’altra partita da protagonista. Al 3’ libera al tiro Zaniolo di tacco e sei minuti dopo tenta una nuova incursione in attacco, ma il suo passaggio a Dzeko è intercettato. Svaria su tutta la trequarti e inventa linee di passaggio mai scontate, anche d’esterno e di tacco. Non disdegna il tiro da fuori, mentre al 22’ è anticipato da Djidji in area. Al 39’ conquista palla e la passa a Perotti, che gliela restituisce dopo aver attirato su di sé gli avversari, ma il suo tiro velenoso è parato ancora una volta da Sirigu. Cala vistosamente nella seconda frazione di gioco. Non al suo livello.
Diego Perotti, 6 – Brillante e voglioso, corre molto, aggredisce i suoi dirimpettai, si propone in attacco e ripiega anche in difesa su De Silvestri al 42’. Al 57’ il suo destro è pericoloso ma Sirigu gli nega il gol deviando in angolo. Al 62’ si libera con un bel dribbling e crossa per Dzeko, che non però non riesce a deviare in rete. Al 73’ è sostituito da Kalinic. Più dinamico.
Edin Dzeko, 4,5 – Brutta prestazione del bosniaco: spesso anticipato, non si intende con Zaniolo e Pellegrini, non è mai pericoloso e si limita a fare da boa per i lunghi lanci di Lopez. Abulico.
Henrix Mkhitaryan, 4,5 – Rileva Veretout al 63’ con il compito di aumentare il volume e l’intensità delle trame offensive, ma non riesce a incidere, forse anche perché fuori ruolo. Al 79’ divora una incredibile occasione, non riuscendo a deviare in rete dopo il velo di Kalinic. Regredito.
Nikola Kalinic, 5,5 – Entra in campo al 73’ in sostituzione di Perotti e va a supportare Dzeko in attacco. Difende palla con personalità e porta vivacità. Al 96’, su passaggio di Ünder, non riesce a deviare in rete, davanti alla linea di porta. Deve conquistarsi la permanenza in squadra.
Cengiz Ünder, SV – Entra a freddo per sostituire Zaniolo. Mette Kalinic in condizioni di segnare.
Paulo Fonseca, 5 – Nonostante le migliori intenzioni, il 2020 inizia con una cocente delusione. Il tecnico lusitano sembra non aver preparato la partita altrettanto bene come ha fatto Mazzarri, che estrae dal cilindro una prestazione di grinta e qualità: i giocatori giallorossi sembrano sotto tono e poco “cattivi”, mentre i granata sono trascinati da un Belotti devastante. Non è riuscito a trovare soluzione al pressing su Diawara e Veretout che ha inaridito le fonti del gioco della Roma costringendola a giocare la palla lunga. Innervosito dal risultato e da un arbitraggio – per così dire – sbilanciato, prende anche lui un cartellino giallo. Amareggiato
(Il Faro Online)