Giubileo degli aviatori, l’icona della Madonna di Loreto fa tappa all’aeroporto di Fiumicino
La statua sarà esposta per i fedeli ed i viaggiatori presso la Cappella aeroportuale di Fiumicino fino al 28 gennaio, prima di proseguire il pellegrinaggio alla volta di Cagliari
Fiumicino – Il 10 dicembre, la statua della Madonna di Loreto è partita dall’aeroporto di Fiumicino per arrivare a quello di Buenos Aires. È stata la prima tappa del pellegrinaggio della Vergine attraverso gli scali nazionali e internazionali in occasione del Giubileo straordinario per i 100 anni della sua proclamazione a patrona degli aviatori.
“Chiamati a volare in alto”, è il tema di questo anno straordinario indetto da Papa Francesco, iniziato l’8 dicembre con l’apertura della Porta Santa nella Santa Casa di Loreto alla presenza del cardinale Parolin, segretario di Stato della Santa Sede.
Ieri, la statua della Madonna di Loreto, che sta compiendo la “Peregrinatio Mariae” negli scali italiani, è tornata a Fiumicino da Bari. L’icona sarà ospitata ed esposta per i fedeli ed i viaggiatori presso la Cappella aeroportuale di Fiumicino fino al 28 gennaio, prima di proseguire il pellegrinaggio alla volta di Cagliari.
Alla celebrazione liturgica, organizzata al Terminal 3 del “Leonardo Da Vinci”, hanno partecipato il vescovo Gino Reali, il vescovo Fabio Dal Cin, delegato pontificio di Loreto, don Bernardino Giordano, vicario della delegazione pontificia di Loreto, don Fabrizio Martello, coordinatore dei cappellani degli aeroporti civili italiani, e don Giovanni Soccorsi, parroco dell’aeroporto di Fiumicino.
Presenti anche alla preghiera Patrizia Terlizzi, direttrice dell’Enac, Ivan Bassato, direttore di Aeroporti di Roma, Massimo Iraci, direttore operativo Alitalia, e Claudio Biagiola, direttore Enav.
“L’uscita di Maria dalla sua santa casa, ci invita a uscire dai nostri gusci dalle nostre sicurezze, per metterci al servizio del bene”, ha detto il vescovo Dal Cin nella sua riflessione sul Vangelo: “Con la sua presenza porterà la consolazione negli aeroporti, luoghi moderni dove c’è la vita reale, fatta di incontro e di relazioni”.
E “se abbiamo sbagliato rotta, Maria è il nostro Gps, ci indica la strada della preghiera, della fraternità, del silenzio, per fare salire a bordo Gesù e non perdere le cose essenziali della nostra vita”, ha concluso il vescovo Dal Cin.
“Il Vangelo ci ha detto che Maria andò in fretta nella casa della cugina Elisabetta”, ha sottolineato il vescovo Reali: “Questa fretta di Maria ci stupisce sempre perché ci mostra la premura nella carità. Molte volte ci arrestiamo alla parola, all’intenzione, invece la Vergine ci insegna ad essere decisi nei progetti di bene per fare un buona testimonianza della nostra fede”.
In conclusione il coro dell’Alitalia, diretto da Paolo Scurpa, ha omaggiato l’immagine della Vergine proponendo alcuni canti mariani e natalizi.
(Il Faro online)