Australian Open, il Direttore dell’evento: “Meteo buono, il torneo si svolgerà regolarmente”
Dopo le polemiche alzate dagli atleti che avevano accusato dei malori, parla Craig Tiley. Sembra sia sotto controllo la situazione. Ma le partite potrebbero essere ancora minacciate dalla cattiva qualità dell’aria..
Melbourne – Rischiava di saltare il primo Slam dell’anno. Gli svenimenti e i malori in campo accusati dagli atleti iscritti aveva gettato un’ombra sugli Australian Open e aveva rischiato di far sospendere uno degli eventi sportivi più ricchi al mondo.
Da mesi devastata dagli incendi l’Australia subisce le conseguenze del fuoco. Aria irrespirabile e monitoraggi continui del clima. Non si sono fermati i match in questi giorni e a margine della cerimonia dei sorteggi del torneo, ha parlato il Direttore della manifestazione. Craig Tiley dichiara: “Ci sono state delle speculazioni sugli Aus Open”. Lo sottolinea uno degli organizzatori, dopo il vespaio alzato dalle polemiche accese dagli atleti, dopo i malori accusati: “Il meteo è buono e le previsioni ci rassicurano”. Sembra filare liscia la competizione che inizierà ufficialmente lunedì 20 gennaio: “Comincerà e finirà in tempo il torneo”. Per chi addita gli impianti all’aperto, che potrebbero essere invasi dall’aria inquinata, Tiley spiega: “Abbiamo anche dei campi al coperto, per cui anche in caso di emergenze possiamo garantire la regolarità delle partite”.
Sembra rientrare allora l’allarme lanciato quasi due giorni fa. Sembrava un’apocalisse in campo. Atleti che svenivano insieme ai raccattapalle. E crisi respiratorie avute. Spettatori con mascherine e Melbourne invasa dalle foschie nocive: “Sono certo che andrà tutto bene”. E’ sempre Craig Tiley a descrivere una situazione attuale che spegne gli animi. La qualità dell’aria è pessima nei dintorni del Melborune Park situato nel cuore del centro finanziario della città. Mentre a Sydney i vigili del fuoco vengono celebrati nel monumento simbolo della Capitale australiana, a Melbourne lo sport sembra andare avanti. Quasi uno “show musto go on senza fine”.
Ne aveva parlato Il Faro on line con il Direttore di Sporteconomy (leggi qui). Marcel Vulpis aveva dichiarato: “Si dimentica a volte che la base degli eventi sportivi è la tutela dell’atleta. Come al solito sono prevalsi gli interessi nei riguardi dei diritti televisivi e delle sponsorizzazioni”. Un montepremi enorme verrà distribuito a chi salirà sul podio e a chi tornerà a casa prima delle finali. Tuttavia la situazione agli Australian Open sembra tornare alla normalità. Sembrano avere tutto sotto controllo gli organizzatori. Tiley aggiunge: “Il discorso relativo alla qualità dell’aria purtroppo è complicato e i giocatori non conoscevano la materia – sottolinea il Direttore dell’Aus Open come riportato da SkyNews – noi stessi non eravamo preparati, per esempio, sul cosiddetto PM 2.5, cioè sul dato relativo alla presenza di particelle nell’aria. Per fare chiarezza sui tanti risvolti di questa vicenda abbiamo invitato tutti i tennisti a parlare e a confrontarsi con noi”.
Tuttavia, nella spiegazione di uno dei dirigenti dell’evento si fa strada l’idea che il problema dell’irrespirabilità dell’aria potrebbe tornare: “Tennis Australia ha abbassato arbitrariamente del 30% il valore del diossito di azoto per metro cubo”. Lo ha fatto rispetto a quanto indicato dal WTA (World Tennis Association). A quanto lascia comprendere Tiley le partite potrebbero essere fermate più spesso di quanto ci si aspetta: “La sospensione dei match potrebbe scattare più spesso rispetto alla norma”.
(Il Faro on line)