Fiumicino, de Vecchis: “Via la residenza a Junior Cally”. Ed è polemica sui social
Il trapper è nell’occhio del ciclone per i testi di alcune sue canzoni, considerati sessisti e volgari
Fiumicino – Sanremo non è ancora iniziato, ma le polemiche sono già alle stelle: da Rita Pavone ad Amadeus, per il Festival della Canzone Italiana non c’è stato un giorno di pace. E in queste ore è toccato a Junior Cally, pseudonimo di Antonio Signore, originario – come riportato da La Stampa – di Focene, nella provincia di Roma: accusato di sessismo e volgarità (soprattutto per il brano “Strega”, del 2017), la partecipazione di uno dei trapper del momento alla settantesima edizione del Festival potrebbe essere, infatti, a rischio.
Mentre in tanti, sui social, hanno deciso di schierarsi con Junior Cally, accusando i detrattori del trapper di un’ingiusta “censura dell’arte” (appellandosi, tra gli altri, a “Bella Stronza”, uno dei più grandi successi di Marco Masini, o alle figure di Renato Zero e di Vasco Rossi, inizialmente osteggiate dai “benpensanti” e poi divenute pilastri fondamentali della storia della musica italiana), a fomentare la protesta è il fiumicinese William de Vecchis, senatore della Lega, che su Facebook scrive: “Non sei degno di Fiumicino, ti toglierei la residenza!”. Tanti i cittadini d’accordo con il Senatore (“facciamo una petizione, mi vergogno di essere sua concittadina”), ma non manca chi crede che alla questione sia stata data troppa rilevanza (“possibile che si perda tempo a parlare di cose del genere, quando ci sono problemi ben più gravi?”).
“Junior Cally – conferma de Vecchis – è un pessimo esempio per i più giovani, e non meriterebbe la residenza a Fiumicino. Nei testi delle canzoni di questo trapper – così come in quelle di altri – si inneggia alla violenza sessuale, alla droga, alla criminalità in generale, veicolando messaggi distorti e assolutamente sbagliati. Per questo dovrebbe chiedere scusa, e frequentare un corso di rieducazione“, spiega il Senatore.
“Dati alla mano, oggi il consumo di droga, e soprattutto di eroina, è aumentato. Così come pure le molestie sessuali da parte di ragazzi minorenni ai danni delle loro coetanee, specie se in discoteca. In un clima del genere – conclude de Vecchis – chiunque assecondi atteggiamenti di questo tipo si rende complice di un sistema culturale corrotto“.
Al di là della polemica che pregiudicherà o meno la partecipazione di Junior Cally al Festival di Sanremo, scegliamo di non mostrarne il volto, affinché questa non diventi un’inutile e dannosa “caccia all’uomo”: ad essere messo in discussione, infatti, è l’artista; non il ragazzo.
(Il Faro online)