Ostia, una pink room per le pazienti oncologiche del Grassi
Sinergia tra Asl Roma 3 e Rotary Club per la realizzazione di un nuovo servizio e di un nuovo spazio (la pink room) destinato alle donne malate di carcinoma alla mammella
Ostia – Una sala rosa, una pink room, dove aiutare le donne malate di carcinoma alla mammella a tornare protagoniste della loro vita e a recuperare la loro sicurezza interiore ed esteriore.
E’ il senso della “Pink Room” inaugurata oggi presso l’Oncologia Day Hospital dell’ospedale G.B. Grassi di Ostia. Il carcinoma mammario (CM) è il tumore invasivo più comune nelle donne in tutte le fasce d’età, sebbene con percentuali diverse: 41% nelle giovani vs 22% nelle adulte e anziane. Sono centinaia ogni anno le donne che ne vengono colpite che si rivolgono per la terapia al Day Hospital oncologico dell’ospedale di Ostia.
Nonostante l’Italia vanti il tasso medio di sopravvivenza a 5 anni (87%) più alto della media in Europa (82%) (fonte Airtum, 2018) va sottolineato che trattamenti quali intervento chirurgico, radioterapia, svuotamento ascellare, chemioterapia e terapia ormonale possono causare effetti a lungo termine che inevitabilmente contribuiscono a peggiorare la Qualità della Vita (QdV) dei pazienti.
Il laboratorio di counselling che trova sede nella Pink room è nato dalla collaborazione tra Asl Roma 3 e Rotary Club Ostia: è un servizio condotto secondo il metodo Multisetting per l’accompagnamento delle donne affette da ‘cancro della mammella’ nel momento in cui abbiano concluso le sedute del protocollo chemio-radio-terapico e si trovino a confrontarsi nuovamente con le problematiche quotidiane, da un lato, con nuove consapevolezze circa la propria vita e, dall’altro, con le difficoltà emotive che possono nascere nella gestione delle relazioni sociali e affettive più intime.
Curato da un’equipe multispecialistica (chirurgia, psicologia, psicoterapia ecc) di primario valore, il laboratorio promuoverà una serie di incontri ed esperienze con uno specifico metodo riabilitativo e rigenerativo sotto il profilo del sostegno psicologico. La serie di gruppi avrà un’utenza quantificabile in alcune centinaia di persone l’anno. Alle donne verrà insegnato a riconquistare il proprio corpo e la propria estetica con corsi di maquillage e di acconciatura oltre che con occasioni di rilassamento fisico e mentale.
“L’iniziativa di oggi – sottolinea il Direttore Generale della Asl Roma 3, Vitaliano De Salazar – rappresenta un’idea di sanità innovativa. Si tratta, infatti, di una preziosa condivisione con la cittadinanza di un percorso integrato di cure, accoglienza e vicinanza, supporto psicologico e partecipazione attiva delle donne che sono le vere protagoniste di questa giornata“.
“Il Rotary Club Ostia – dichiara Il Presidente del Rotary Club Ostia Daria Proietti – partecipa con entusiasmo alla realizzazione del progetto Pink Room e del collegato Laboratorio di counselling. Un progetto pensato e rivolto alle donne, nato da un lato dall’apertura e disponibilità della Direzione Generale della ASL Roma 3 e del Primario del DH Oncologico dell’Ospedale G.B. Grassi e, dall’altro, dalla sensibilità dei nostri soci che con il proprio contributo opereranno mettendo a disposizione gratuitamente la propria professionalità per il migliore sviluppo del progetto”.
PRIMI PASSI PER IL RADDOPPIO DELL’OSPEDALE
Intanto, a margine dell’evento, sono trapelate indiscrezioni relative all’iter che porterà al raddoppio del Grassi. Com’è noto, a settembre 2019 è stato sottoscritto l’Accordo di programma per il quale sono stati trasferiti alla Regione Lazio dal Ministero della Sanità 55 milioni di euro per il potenziamento e l’aggiornamento tecnologico dell’ospedale di Ostia (leggi qui).
Il dg Vitaliano De Salazar ha predisposto il progetto che prevede l’ampliamento della struttura in senso orizzontale ovvero con la costruzione di un’intera ala di fianco al versante ovest dell’attuale struttura al posto di una parte dei parcheggi. Riguardo all’aggiornamento tecnologico per implementare l’offerta sanitaria del nosocomio ostiense, inoltre, è allo studio una convenzione con il Politecnico di Milano.
Il progetto preliminare dell’ampliamento del Grassi è ora al vaglio dell’assessorato per la successiva indizione della conferenza dei servizi.